Pensioni minime, ecco per chi scatta adesso l’aumento

Pensioni minime in aumento, ma non per tutti: ecco chi riceverà importi più alti e quali sono i requisiti per poterli avere. Tutti i dettagli

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Uno dei temi più discussi nell’ultimo periodo dal mondo della politica resta sicuramente quello della riforma delle pensioni. Con il governo impegnato a trovare una soluzione per superare lo scoglio di quota 100, ma soprattutto l’intesa con le parti sociali. Che minacciano proteste e mobilitazioni in caso di misure non ritenute sufficienti a tutelare gli interessi dei pensionati. O dei lavoratori vicini all’età pensionistica.

Insomma, il periodo non resta dei migliori, e le tensioni sembrano dietro l’angolo dopo un tavolo sindacati-esecutivo non proprio andato benissimo. Ma tra tutte le notizie poco incoraggianti, sembra essercene una in particolare che fa sorridere i pensionati. Infatti sono previsti degli aumenti per alcuni, ma non per tutti.

Proviamo ad analizzare questa piacevole novità che riguarderà tantissimi italiani e quali i tempi per ricevere un importo maggiore mensile. E soprattutto quali saranno i requisiti per poterne beneficiare, tra i quali il reddito e l’età. Ecco i dettagli.

Pensioni minime: ecco a chi spetta l’aumento

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Partiamo subito col dire che gli aumenti delle pensioni minime riguarderanno una parte dei beneficiari a partire dal 2022. Ma per ottenere questo beneficio bisognerà soddisfare alcuni parametri a partire dal reddito annuo. Che non dovrà essere superiore ai 6.702,54 euro, o ai 13.405,08 se si vorrà ottenere l’aumento parziale. In caso di coniugi il reddito complessivo annuo non dovrà superare i 20.107,62 euro.

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Cifra che sale a 26.810,16 euro per quel che riguarda l’aumento parziale. In questo caso, come per il precedente, la pensione minima del contribuente non dovrà essere superiore ai 6.702,54 euro. Nello specifico gli aumenti potrebbero consistere in 26 euro per le fasce età comprese tra i 60 ed i 64 anni e di 83 euro per la fascia età 64-69.

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Per godere dell’aumento massimo che va fino a 136 euro bisognerà aver compiuto 83 anni e possedere un reddito non superiore a 8.469,63 euro. In caso di coniugale la cifra sale a 14.447,42 euro. In ogni caso si parla di possibili aumenti annuali che vanno dai 300 ai 1000 euro per le categorie che rientrano nei requisiti previsti.

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