Si è chiusa ad 1,2 milioni di firme la campagna per il referendum sull’eutanasia legale

Venerdì 8 ottobre le firme saranno depositate in Cassazione

eutanasia
(pixabay)

Dopo 10 anni di lotte e campagne di sensibilizzazione si è concluso il primo atto della vicenda sull’eutanasia legale in Italia. L’associazione Luca Coscioni, in un comunicato stampa del 5 ottobre, si mostra soddisfatta dei risultati: 1,2 milioni di firme raccolte, di cui 400.000 online. “Un altro record arriva dalla firma digitale: è il primo referendum al mondo con valore legalmente vincolante ad essere proposto “online””, dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato, rappresentanti dell’associazione.

Il prossimo passo sarà il deposito alla Cassazione, previsto per venerdì 8 ottobre a Roma. Contemporaneamente, è indetta una manifestazione a sostegno di un’iniziativa che, se accolta, potrebbe diventare referendum popolare.

In passato, in seguito dei numerosi referendum che venivano proposti ogni anno, questa forma di democrazia diretta aveva perso l’interesse della popolazione, al punto che, in alcuni casi, solo una percentuale davvero piccola andava a votare. Come si sa, per essere validato, in Italia, il referendum abrogativo richiede che almeno il 50% + 1 degli aventi diritto vada a votare.

Ma ultimamente l’interesse per lo strumento referendario ha ricominciato ad essere corposo: lo ha dimostrato il referendum sull’acqua del 2011, che ha riconferito dignità e speranza ad un importante mezzo con cui esercitare la democrazia diretta.

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A questo link il comunicato dell’associazione Luca Coscioni

Il referendum può lagalizzare l’eutanasia, che è una battaglia portata avanti da medici, associazioni e privati, per consegnare all’individuo la possibilità di scegliere “fino alla fine”.

Conclude il comunicato dell’Associazione: “Il deposito del referendum arriva a 15 anni dalla lettera di Piergiorgio Welby al Presidente Giorgio Napolitano, a 8 anni dal deposito della legge di iniziativa popolare, a 3 anni dal primo invito della Corte costituzionale al Parlamento per una legge sul suicidio assistito.

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