Il Codacons ha presentato un ricorso a favore degli esclusi dai test di medicina: rilevate irregolarità

Uso di smartphone, violazione dell’anonimato e domande errate. Queste segnalazioni potrebbero invalidare i test per l’accesso a medicina

test medicina
(pixabay)

Codacons, in un comunicato pubblicato l’8 settembre, annuncia che avvierà un ricorso collettivo al Tar Lazio che coinvolgerà gli esclusi dall’ammissione alla facoltà di medicina. Alla base dell’istanza, numerose segnalazioni di irregolarità nello svolgimento delle prove. I test di accesso alla facoltà di medicina, tra i più competitivi all’interno delle università, sono concorsi pubblici a tutti gli effetti, ed in quanto tali devono rispettare delle regole, che prescindono dall’ateneo di riferimento. Deve essere data a chiunque la pari opportunità di entrare nella facoltà, e la garanzia dell’anonimato è condizione necessaria per garantire questo diritto. Le violazioni riguardano principalmente domande non corrette, uso di smartphone durante la prova e non rispetto delle norme sull’anonimato.

Da un punto di vista giuridico queste irregolarità, se comprovate, sarebbero sufficienti per invalidare l’intero concorso, ma, nell’impossibilità economica e pratica di ripetere i test, la soluzione più semplice è richiedere l’inclusione dei bocciati al test d’ingresso.

Codacons sta preparando un ricorso collettivo per chiedere al Tar che gli studenti esclusi vengano ammessi alla facoltà di medicina con riserva. Per avvantaggiare gli studenti, l’associazione ha organizzato per il 14 settembre 2021 alle ore 11 un webinar finalizzato ad illustrare i dettagli del ricorso collettivo. Nella pagina del comunicato ci sono i riferimenti per partecipare alla conferenza online.

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A questo link il comunicato di Codacons

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