Gli alimenti industriali iperproteici sono salutari?

La ricerca delle proteine per aumentare massa muscolare e ridurre i grassi non è sempre proficua. Gli additivi chimici sono troppo presenti

nutrizione
(pixabay)

Quando si parla di dieta, generalmente ci si riferisce alla riduzione dei pasti per dimagrire. In realtà, la dieta è la normale composizione degli alimenti che vengono ingeriti durante una giornata. Da quando è iniziata l’attenzione nutrizionale si incensa la “dieta mediterranea”, molto completa e ricca di fibre di origine vegetale. Ma l’incedere della moda per il fitness ha modificato le abitudini; sempre più persone sono alla ricerca di alimenti iperproteici e poveri di zuccheri e grassi. Le proteine, durante l’allenamento fisico sono necessarie per trasformare l’alimento in massa muscolare. Ed a fronte della crescita della domanda di cibi ricchi di proteine, anche nei supermercati è apparsa sulle etichette di molti prodotti la dicitura “ricchi di proteine”.

Il Fatto alimentare, con il supporto dell’app Yuka (che valuta gli alimenti considerando sia le caratteristiche nutrizionali che gli additivi), ha analizzato alcuni prodotti “ricchi di proteine” presenti nei banchi delle catene di distribuzione alimentare. I 3/4 delle merci esaminate sono risultate scarse al livello nutrizionale. Troppi additivi chimici, derivanti da soia e sciroppo di glucosio. In sostanza, le famose barrette proteiche, o gli alimenti trattati per fornire maggiori quantità di proteine a discapito di zuccheri o grassi, diventano una distorsione alimentare finalizzata a seguire il trend del momento.

Facendo un esempio topico, lo yogurt, in particolare quello intero e bianco, è uno degli alimenti più salutari, e per questo utilizzato in molte culture alimentari. Apportare dei cambiamenti nutrizionali a tavolino per ridurre i grassi, ne sottrae le proprietà benefiche, come ad esempio i fermenti lattici, utili per la regolazione della flora intestinale.

Il “Fatto Alimentare” ha intervistato in proposito Stefania Ruggeri, nutrizionista e ricercatrice del Crea-Alimenti e Nutrizione. “Tutti questi prodotti rispondono alla domanda crescente dei consumatori che ricercano alimenti ricchi di proteine, poveri di carboidrati e di grassi, se possibile privi di glutine e di lattosio, e che abbiano la capacità in qualche modo di farci dimagrire, nella convinzione errata che la dieta iperproteica sia perfetta“.

In generale, è buona abitudine seguire una dieta variegata, dove l’alternanza tra zuccheri, grassi e proteine sia ben ponderata. L’eliminazione del lattosio e del glutine, ad esempio, se non corrisponde ad un’intolleranza specificata da test medici, non apporta alun beneficio alla salute di un individuo.

Conclude Ruggeri: “Per la nostra salute e per quella del nostro pianeta dovremmo cercare di migliorare la nostra alimentazione preferendo alimenti di origine vegetale, in modo che la giornata alimentare sia per 3/4 rappresentata da alimenti di origine vegetale e per il resto  da alimenti animali di buona qualità e genuini”.

Leggi anche: Arrivano i primi ortaggi coltivati sulla Stazione Spaziale Internazionale

Leggi anche: I grassi saturi favoriscono l’insorgere di malattie cardiovascolari?

A questo link l’articolo de “Il Fatto alimentare”

Impostazioni privacy