Casa, il MEF avvia indagini per una riforma fiscale

Il tema immobiliare ha gli occhi puntati dal governo. Molti proprietari temono in un inasprimento fiscale sulle case

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Il tema della proprietà immobiliare è caldo da parecchi anni. E’ abitudine tutta italiana utilizzare “il mattone” come forma di investimento, e di rendita senza rischi. Ma la pressione fiscale sulle case non di residenza sta aumentando, e rischia di crescere ancora.

A fronte della crisi economica, il governo sta varando una riforma fiscale sul lavoro, per abbassare i tributi sottratti dalle buste paga, tra i più alti in Europa. Se degli introiti fiscali vengono tolti da una parte, devono entrare da un’altra. E proprio la questione dell’immobile potrebbe compensare l’abbassamento tributario delle buste paga. I proprietari, e le associazioni che li rappresentano, non vedono di buon occhio questa linea governativa che si potrebbe figurare.

A dare segnali in tal senso sono i maggiori controlli catastali sulle case, per identificare gli immobili non denunciati nella dichiarazione dei redditi. Questo monitoraggio ha riportato l’attenzione sul tema casa, e riacceso il dibattito sulle imposte immobiliari.

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Il monitoraggio del Ministero delle Finanze

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Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, interviene sulla riforma catastale: “Ci dicono che la riforma del catasto avverrà a costo zero per i proprietari: se cresceranno le rendite diminuiranno le aliquote in modo che si paghi lo stesso. Bene: ma se la Commissione Europea ci chiede di diminuire le tasse sul lavoro vuol dire che da qualche altra parte dovranno aumentare, e che a versare di più saranno proprio i proprietari”.

All’inizio dell’estate, le Commissioni Finanze di Camera e Senato avevano approvato il documento conclusivo “dell’indagine conoscitiva” sul fisco.

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Il documento è a soli fini conoscitivi, ma come si legge all’interno, è stato approvato “affinché possa fungere da indirizzo politico al Governo per la predisposizione della legge delega sulla riforma fiscale. In pratica potrebbe essere un primo passo verso una riforma fiscale sull’immobile.

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