Pensioni, novità in arrivo per il futuro? Cosa si sono detti il ministro e i sindacati

Sul tema delle pensioni si è tenuto un importante tavolo di confronto tra il Ministro del Lavoro Andrea Orlando e i sindacati, che chiedono all’esecutivo di non sottovalutare il problema e di cambiare il prima possibile il meccanismo di pensione anticipata

(Pixabay)

Sono tantissimi in questo momento in Italia, i lavoratori che seguono con ansia il dibattito all’interno della maggioranza di governo. In gioco vi è infatti il futuro del nostro sistema pensionistico. Una riforma che in molti considerano urgente e indispensabile, in particolar modo dopo i rilievi Ue arrivati alcuni mesi fa. La Commissione Ue ritiene infatti il nostro sistema previdenziale insostenibile, e per questo necessita di tagli e riforme tali da garantirne la sostenibilità nel medio termine. Negli ultimi giorni, il Ministro del Lavoro Andrea Orlando ha avviato un tavolo di consultazione con  sindacati. La speranza è che questo nuovo dialogo possa rivelarsi più proficuo dei precedenti, perchè fino ad adesso molto poco è stato fatto sul tema da parte dell’esecutivo. 

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Pensioni, le dichiarazioni del segretario Uil dopo il tavolo di confronto con il ministro Orlando

 

Subito dopo i primi incontri Il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti, spiegando come durante il confronto “abbiamo illustrato al Ministro la piattaforma che Cgil, Cisl e Uil hanno presentato parecchio tempo fa. Flessibilità in uscita a partire da 62 anni, riconoscimento di 41 anni di contributi come elemento valido per andare in pensione, attenzione particolare nella costruzione del sistema previdenziale del futuro per i giovani e le donne. Ci aspettiamo una discussione collegiale all’interno del Governo, sappiamo bene che non è il Ministro Orlando a decidere, ci aspettiamo che Governo e partiti di coalizione diano risposte chiare”. 

Pensioni, cosa chiedono i sindacati al governo

La Uil chiede dunque all’esecutivo guidato da Mario Draghi di non sottovalutare un problema che necessita invece di soluzioni rapide e importanti già adesso. Il rischio altrimenti, come si evince dal discorso di Bombardieri, è quello di compromettere il futuro pensionistico di questa nuova generazione di lavoratori. Una misura indispensabile da attuare, su cui tutti i sindacati sembrano essere d’accordo, è l’introduzione di quota 41 per tutti. Un provvedimento da intendersi sostitutivo degli attuali meccanismi di pensione anticipata. 

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Dal canto suo invece, il ministro Orlando ha dichiarato che dopo aver ascoltato le proposte del sindacato “abbiamo proposto il lavoro che è emerso da una commissione che dovrà definire il lavori cosiddetti ‘gravosi’. Alla luce delle valutazioni e dei pareri degli altri ministeri coinvolti proseguirà la discussione mi auguro con un esito positivo”. 

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