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Rigenerazione urbana, la Toscana stanzia 5 milioni di euro e punta sui piccoli comuni

La regione Toscana ha destinato oltre 5 milioni di euro ai piccoli comuni con meno di 15mila abitanti per opere di riorganizzazione e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, degli spazi pubblici, delle aree urbane degradate e dismesse.

Rigenerazione urbana, la Toscana punta sui piccoli comuni con 5 milioni di fondi (foto: pixabay)

La Toscana punta sui piccoli Comuni per lo sviluppo sostenibile con un fondo da oltre 5 milioni di euro da distribuire in due anni.

Per l’assegnazione delle risorse verrà aperto un bando e l’avviso pubblico uscirà entro il mese di giugno. I Comuni interessati avranno poi quindi tempo fino al mese di settembre per presentare i propri progetti definitivi. I fondi stanziati sono suddivisi in due trance per il 2022 2023: si tratta di circa 2.2 milioni di euro per il 2022 e di poco meno di 3 milioni per il 2023.

Gli interventi che possono essere finanziati dovranno servire a riorganizzare a riqualificare il patrimonio edilizio e gli spazi pubblici, puntando anche sul tessuto urbano e sociale. In più i Comuni potranno utilizzare questi fondi anche per i servizi e il verde pubblico, per una ricomposizione dei margini urbani, per il potenziamento delle opere di urbanizzazione o per il loro recupero. Il limite, però, per ciascun Comune è di un solo intervento con una spesa massima di 800mila euro. I contributi copriranno fino a un massimo del 80% delle spese effettivamente sostenute per realizzare l’intervento.

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Questo, nelle parole di Stefano Baccelli Assessore alle infrastrutture e governo del territorio, lo scopo di questi fondi: “migliorare la qualità della vita nelle aree urbane e nelle aree interne della Toscana, in coerenza con il quadro strategico regionale per uno sviluppo sostenibile ed equo. Attraverso questo tipo di finanziamenti si va ad incidere nel tessuto urbano strettamente connesso a quello sociale. Il che significa ridurre i fenomeni di marginalizzazione e di degrado sociale, migliorare anche la biodiversità, la sicurezza dei luoghi e anche la mobilità” .

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Pubblicato da
Valeria Poropat