“Una norma attesissima da tutto il mondo del biologico”, FederBio commenta l’approvazione in Senato degli incentivi all’agricoltura

Gli incentivi al biologico sono stati approvati al Senato

biologico

Si sblocca finalmente una norma attesissima da tutto il mondo del biologico e dai cittadini, la cui domanda di un cibo sano, prodotto nel rispetto dell’ambiente, è cresciuta sensibilmente negli ultimi anni.” Federbio, in un comunicato stampa del 20 maggio, esordisce con queste parole attraverso la voce della sua presidentessa, Maria Grazia Mammuccini.

Il disegno di legge Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico,  è finalmente stato approvato in Senato. Ora si attende l’ultimo step, il sigillo definitivo della Camera dei Deputati. Federbio ha poi ringraziatoi gruppi politici che hanno espresso con convinzione il loro voto favorevole raggiungendo l’unanimità.

Continua Mammuccini, Il Piano Strategico italiano deve puntare su obiettivi ambiziosi di crescita del biologico e attivare tutti gli strumenti necessari per raggiungerli, sia in termini di aumento della produzione agricola che in termini di crescita della domanda di prodotti bio da parte dei cittadini, per favorire l’incremento della produzione e dei consumi.”

Il consumo di cibi biologici finora in Italia è stato considerato una pratica accessoria, di lusso, destinata alla fetta più benestante della popolazione. Responsabile della discrepanza di costo d’acquisto di un prodotto biologico rispetto al convenzionale è sicuramente la filiera della certificazione, che in Italia comporta delle spese alte all’origine, che inevitabilmente ricadono sul consumatore finale.

Ci si augura adesso che con l’approvazione degli incentivi sull’agricoltura biologica questo divario possa essere compensato quanto prima, per garantire una maggior salubrità dei prodotti alimentari su vasta scala.

La prima novità introdotta dal Disegno di Legge n° 988 è la possibilità di registrare il marchio biologico “Made in Italy”, necessario ad una maggior trasparenza sull’origine dei prodotti. Inoltre, la delega governativa sui controlli consente di costituire un sistema centralizzato di supervisione dell’agricoltura, al fine di semplificare le norme che regolano la filiera della sorveglianza e della certificazione biologica.

Puntare sul biologico significa scommettere su un’agricoltura nel pieno rispetto della sostenibilità. E quando il Disegno di Legge verrà approvato l’Italia potrà contare su un ampliamento del mercato sostenibile al pari dei paesi europei più avanzati sul tema.

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Conclude Maria Grazia Mammuccini: Per il nostro Paese il biologico rappresenta un’opportunità strategica per contribuire alla transizione ecologica, alla valorizzazione del territorio rurale e a creare spazi innovativi per giovani e donne che vogliono lavorare in agricoltura”.

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