Allarme Slow Food: si rischia deregolamentazione sui nuovi OGM

Dopo la pubblicazione del nuovo studio della Commissione Europea sulle nuove tecniche genomiche, arriva ora l’allarme da parte di Slow Food secondo cui questo studio potrebbe portare ad una deregolamentazione dei nuovi OGM, ignorando il principio di precauzione.

Allarme Slow Food: si rischia deregolamentazione sui nuovi OGM
Allarme Slow Food: si rischia deregolamentazione sui nuovi OGM (foto: pixabay)

La Commissione Europea ha pubblicato uno studio con cui le nuove tecniche genomiche, in sostanza gli OGM, sono visti come possibili alleati per un’agricoltura sostenibile. Slow Food lancia ora l’allarme per una possibile deregolamentazione sui nuovi OGM che danneggerebbe cittadini, allevatori e agricoltori.

Secondo Slow Food, questo nuovo studio che valida l’utilizzo delle tecniche di ingegneria genetica per le colture nella sostanza è la dimostrazione che la Commissione ha deciso di non investire in sistemi agroecologici che abbiano dei benefici per gli agricoltori, per le comunità locali e per l’ambiente.

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Allarme Slow Food: si rischia deregolamentazione sui nuovi OGM
Allarme Slow Food: si rischia deregolamentazione sui nuovi OGM (foto: pixabay)

Nel documento della Commissione Europea relativa alle nuove tecniche genomiche, chiamate NGT, viene dichiarato che si tratta di tecniche per modificare il genoma di un organismo che “possono contribuire a un sistema alimentare più sostenibile nel quadro degli obiettivi del Green Deal europeo e della strategia Dal produttore al consumatore“.

Secondo Slow Food si tratta semplicemente di nuovi OGM, rifacendosi a una sentenza della Corte di Giustizia Europea del 2018. Da qui l’allarme riguardo la reintroduzione, nei fatti, degli OGM. Anche perché sempre nello studio pubblicato dalla Commissione Europea si legge che le regole attualmente vigenti riguardo gli OGM non sono più adeguate e in particolare non sarebbero più adatte alle nuove tecniche genomiche andando contro una sentenza della Corte di Giustizia Europea del 2018 che aveva stabilito che anche gli OGM ottenuti con nuove tecnologie genomiche devono sottostare agli stessi standard contenuti nella normativa europea.

Nello studio, non definendoli OGM, la Commissione Europea starebbe nei fatti cercando di bypassare questa sentenza. Slow Food, quindi, fa notare quelli che possono essere i rischi. Questo il commento dell’associazione a riguardo :”La Commissione Europea sta ora pericolosamente contestando la sentenza. Se i nuovi OGM non saranno sottoposti a test di sicurezza, si determinerà un vuoto nella tracciabilità ed etichettatura, e questa notizia è preoccupante per i cittadini europei, che potrebbero ritrovarsi nel piatto i nuovi OGM senza informazioni in etichetta e senza esercitare il proprio diritto a scegliere“.

Secondo Slow Food, il problema non è però soltanto dei cittadini europei ai quali verrebbero negate le informazioni di base per poter scegliere cosa mangiare. Il problema sarebbe anche per gli agricoltori gli allevatori per i quali “garantire nuovi alimenti senza OGM diventerà sempre più difficile è costoso“.

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Questa strategia apparentemente messa in atto dalla Commissione Europea sarebbe contraria anche a quanto stabilito con Farm to Fork: “deregolamentare nuovi OGM significherebbe che questi non avrebbero più l’obbligo di essere etichettati, incompleta contraddizione ne con gli obiettivi della strategia Farm to fork“.

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