Codacons: “Se il ddl Zan passasse Fedez sarebbe il primo denunciato”

Codacons chiede a Fedez di scusarsi pubblicamente per le sue canzoni omofobe pubblicate negli ultimi 10 anni

lgbt
(Facebook)

Codacons riaccende le polemiche contro Fedez. Dopo la nota questione relativa al Festival di Sanremo, ora sono le dichiarazioni del rapper durante il concerto del primo maggio ad essere oggetto di polemica.

L’associazione evidenzia il salto carpiato che Fedez ha fatto negli anni: da autore di testi omofobi a paladino dei diritti civili. E da parte di molti c’è il sospetto che questa conversione sia una strategia per richiamare ulteriori consensi e, di conseguenza incrementare i profitti del rapper.

“Tra il 2006 e il 2020 il rapper ha scritto e pubblicato diversi brani al cui interno si riportano posizioni o frasi di chiaro stampo omofobo, più volte finite nel mirino delle associazioni per i diritti degli omosessuali. Canzoni per cui Fedez non sembra essersi mai realmente scusato, limitandosi a giustificare i suoi testi con la giovane età in cui gli stessi sono stati scritti“, spiega Codacons.

Leggi anche: Codacons contro la Rai: primo maggio pubblicità occulta e censura

Codacons chiede che i brani vengano ritirati e che Fedez si scusi pubblicamente

fedez 1 maggio
(Facebook)

I brani oggetto delle controversie tra l’associazione e Fedez non si limitano al già citato “Tutto il contrario”, dove chi scrive, in un precedente articolo, aveva nutrito dei dubbi sull’effettiva offesa nei confronti dell’outing di Tiziano Ferro. La sequela di riferimenti omofobi è contenuta anche in altra canzoni, quali:

  • “Canzone da gay” (2006) dove afferma: “Io lo so che ti piaccion le canzoni da gay, devo farle perché a te piacciono. Io lo so che ti piaccion le canzoni da gay, più ti guardi allo specchio più ti credi una lei. Poi ti chiedi perché faccio le canzoni da gay, perché senza di te io come camperei?”;
  • “Ti porto con me” (2011): “Non fare l’emo frocio con lo smalto sulle dita”;
  • “Le feste di Pablo” (2020): “Pablo sei un pacco, tipo tipa con la sorpresa”.

Più volte questi brani hanno destato l’attenzione delle associazioni per i diritti degli omosessuali, ma sembra che la questione sia passata in sordina. Ora, con la recente dichiarazione di Fedez a favore del ddl zan, la contraddizione risulta più evidente.

Leggi anche: Quanto ha guadagnato Fedez per il concerto del 1 maggio?

Se Fedez vuole mostrarsi come ambasciatore dei diritti civili LGBT deve prima scusarsi pubblicamente e ritirare dal commercio i brani incriminati. Queste sono le richieste di Codacons, che aggiunge: “Se ciò non avverrà, quando il Ddl Zan diverrà legge il primo denunciato dal Codacons per discriminazioni di genere sarà proprio Fedez“.

Impostazioni privacy