Moneta da 200 lire dell’Arma dei Carabinieri: scopriamo quanto vale

Moneta da 200 lire dell’Arma: coniata per festeggiare i 180 anni dei Carabinieri, rappresenta oggi un oggetto importante per i collezionisti. Scopriamo perché

monete collezione
Monete del passato (Foto Pixabay)

La duecento lire è una moneta che in tanti ricordano, molto comune negli anni 80′ e 90′ fino all’arrivo dell’euro che ha fatto il suo ingresso in Italia nel 2002. In tanti ricorderanno quella dell’Arma dei Carabinieri, coniata nel 1994. Non solo i collezionisti e gli amanti degli oggetti del passato, anche le persone più attente avranno osservato almeno una volta nella vita quella moneta diversa da tutte le altre.

La Zecca dello stato coniò questa 200 lire in omaggio all’Arma dei Carabinieri che in quell’anno festeggiò il 180esimo anniversario dalla nascita. In tanti potrebbero averla conservata, anche involontariamente, avendo in casa adesso un pezzo di storia della nostra Repubblica. Andiamo ad analizzare i dettagli di questa moneta, per poi capire qual è il suo valore.

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Questa 200 lire in Bronzital è di 24 millimetri di diametro ed ha un peso di 5 grammi. La sua particolarità sta nell’essere dedicata ai Carabinieri, con la scritta in alto ed il simbolo dell’Arma come si vede dalla foto. Poi la scritta CLXXX ad indicare i 180 anni dalla nascita e la frase “Nei secoli fedele” tipica dei Carabinieri. E ancora la data 1814-1994 ad indicare il periodo dalla nascita dell’Arma.

Moneta da 200 lire Arma Carabinieri: quanto vale?

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Monete del passato (Screenshot YouYube)

La moneta da 200 lire dell’Arma dei Carabinieri è ancora viva nel ricordo degli italiani. Che nel 1994 possono avere in mente anche altre ricorrenze indimenticabili da associare a queste monete. Gli sportivi ricorderanno i Mondiali di Calcio negli Usa, con la società che muoveva i primo passi verso la modernizzazione avviata nel 2000.

Si tratta degli ultimi anni della lira, che in ogni caso tantissimi italiani rimpiangono per il valore che ha avuto e per il periodo storico che ha rappresentato. Ma scopriamo oggi che valore ha per chi potrebbe averne conservata qualcuna. La Zecca dello Stato nel 1994 ne mise in circolo ben 200milioni di esemplari, quindi possiamo dire che si tratta di una moneta molto comune.

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Se ne avete qualcuna conservata graffiata o non in perfette condizioni il valore è nullo. Negli altri casi può valere 2 euro. Non si tratta quindi di una moneta che può attrarre l’attenzione dei collezionisti o di chi è in cerca di affari. Ma ha solo un valore storico simbolico.

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