WhatsApp e Instagram bloccate, il Codacons rivela le conseguenze

WhatsApp e Instagram bloccate, il Codacons ha spiegato le conseguenze del down registrato nella giornata di ieri venerdì 19 marzo. I dettagli

WhatsApp e Instagram down
Utente Instagram (Foto Pixabay)

Nella giornata di ieri 19 marzo ha fatto discutere il “down” che ha colpito per alcuni minuti sia l’app di messaggistica istantanea che il famoso social network. Tante le segnalazioni da parte degli utenti che in un primo momento si sono scagliati contro le compagnie telefoniche pensando che il problema fosse stato generato da loro. Ma in verità sia Vodafone che Tim, come del resto tutte le altre, non hanno avuto nessuna colpa nei disservizi che sono cominciati nel pomeriggio di ieri.

La situazione si è ripristinata in pochi minuti (circa mezz’ora) ed ha riguardato anche Messenger, mentre Facebook ha continuato a funzionare senza problemi. Il Codacons in queste ore sta raccogliendo tantissime segnalazioni e lamentele da tutta Italia da parte di utenti che hanno subito dei danni dalla situazione di down.

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Tutto nasce dall’utilizzo di WhatsApp e Instagram anche per motivi di lavoro. La crisi che stiamo vivendo e l’emergenza Coronavirus ha permesso l’implementazione del lavoro da casa. Lo smartworking infatti rappresenta ormai una consuetudine per milioni di italiani che possono permettersi di lavorare anche a distanza.

WhatsApp e Instagram bloccate, arrivano le segnalazioni al Codacons

WhatsApp e Instagram down
Utente WhatsApp (Foto Pixabay)

WhatsApp e Instagram down, arrivate migliaia di segnalazioni al Codacons in poche ore. Proprio per questo motivo ci sono stati dei rallentamenti nelle attività lavorative. Soprattutto per quel che concerne lo scambio rapido di informazioni. Insomma, anche se si parla di appena una mezz’oretta, i disagi sono stati tanti.

Non tanto Instagram, le lamentele degli utenti hanno riguardato soprattutto WhatsApp, che viene utilizzato non solo per svago ma anche come mezzo di comunicazione veloce e sicuro anche nelle attività lavorative. Soprattutto quelle che si svolgono in smartworking. Il Codacons si mostra come sempre al fianco degli utenti.

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Promuovendo un azione risarcitoria nei casi accertati di penalizzazione del lavoro. Il messaggio del Codacons va a Facebook, proprietario sia del social network più utilizzato dal personaggi pubblici e dello spettacolo che della app di messaggistica.

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