Reddito di cittadinanza e di emergenza: in arrivo una grande novità

Il Ministro Orlando ha annunciato una riforma degli ammortizzatori sociali. Lo strumento deve adeguarsi alla crisi del momento. Novità anche per i riders.

Reddito di Cittadinanza
Pixabay

Il Ministro del Lavoro Andrea Orlando difende strenuamente l’importanza che gli ammortizzatori sociali hanno avuto nel contenimento della crisi da pandemia.

“La platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza è cresciuta costantemente nei mesi dell’emergenza sanitaria, fino a coinvolgere un milione e mezzo di nuclei familiari. Ad essa si sono aggiunti i beneficiari del Reddito di emergenza, oltre trecentomila nuclei”. Il parere del Ministro è che grazie a questi strumenti di sostegno si è riuscita ad evitare la crisi sociale.

Facendo un passo indietro è bene specificare la differenza tra Reddito di cittadinanza (RdC) ed il Reddito di Emergenza (RdE).

Il RdC è una misura di contrasto alla povertà introdotta in Italia con DL n°4 del 2019. Possono usufruirne tutti i cittadini che dimostrino di possedere un reddito troppo basso per condurre uno stile di  vita dignitoso. L‘RdE è una misura intervenuta a maggio 2020 per contrastare l’emergenza pandemica, in soccorso ai nuclei familiari che si sono ritrovati in forte crisi economica. In entrambi i casi per accedervi è necessario presentare l’ISEE. I due redditi non sono cumulabili.

Il Ministro del Lavoro ha annunciato un innalzamento del Reddito di Emergenza per le famiglie che pagano un affitto. Buone notizie anche per i disoccupati che hanno terminato di percepire la Naspi tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021. Anche loro potranno beneficiare del RdE.

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Uno sguardo al futuro

riders
(screenshot Instagram)

Il futuro immediato non annuncia colori migliori; proprio per questo Orlando vede la necessità di riassestare i meccanismi burocratici che precedono l’accesso alle misure di emergenza. Annuncia l’impegno e lo sforzo delle istituzioni per far fronte alla crescente povertà in Italia e propone di inserire nel comitato anche un rappresentante dei comuni, per proporre misure adeguate alle differenze locali.

Confrontarsi con l’estero è un altro proposito del Ministro. Di recente ha convocato il Ministro del Lavoro Yolanda Dìaz Pèrez, che incontrerà il 25 marzo, per discutere sulla questione dei riders.

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I lavoratori addetti alle consegne di pasti a domicilio (cosiddetti riders) presso aziende quali Uber, Deliveroo etc., in Spagna diventeranno presto dipendenti a tutti gli effetti, per via di un provvedimento legislativo del Ministro. C’è sempre da imparare.

 

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