Decreto sostegno, in arrivo un condono per multe e bolli non pagati. I dettagli

Decreto sostegno: in arrivo la misura per multe e bolli non pagani nel periodo 2000-2015. Scopriamo la soglia prevista dal governo Draghi

Decreto sostegno
Multe e bolli non pagati (Foto Pixabay)

In un periodo critico come quello che stiamo vivendo a causa dell’emergenza Coronavirus, i cittadini chiedono al governo essenzialmente misure a sostegno delle famiglie e delle attività commerciali. Ma se possibile anche delle manovre di “sgravio” che possano rendere meno difficile la situazione caratterizzata da una forte recessione. In quest’ottica il governo Draghi sembra aver recepito il messaggio.

Sarebbe sul tavolo dell’esecutivo infatti il nuovo decreto sostegno, con la prima bozza che fa trapelare qualche novità importante a favore soprattutto delle classi in affanno. Quello dei condoni è un argomento affrontato anche in passato, ben visto da parte della politica e meno da un’altra parte. “Pagare meno pagare tutti” il motto che in tanti chiedono, mettendo anche una “pietra” sull’insoluto dal passato.

Non tutti i governo hanno ascoltato ad oggi questo “richiamo dal popolo”. Adesso però pare si possa arrivare ad una svolta che si potrebbe definire addirittura clamorosa. Scopriamo il perché ed i numeri di un condono che verrebbe salutato in modo favorevole da tantissime attività commerciali.

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Decreto sostegno: condono per multe e bolli non superiori ai 5mila euro

Decreto sostegno, sul tavolo del governo Draghi nuove soluzioni: tutti i cittadini che si sono visti recapitare cartelle per multe non pagate o bolli insoluti non superiori ai 5mila euro inerenti al periodo 2000-2015 possono esultare. Perché in questo caso è previsto un condono.

L’operazione da 60 milioni di euro sarebbe un ancora di salvataggio per famiglie ed attività commerciali già in affanno nel periodo pre Covid. E che adesso potrebbero trovare una boccata di ossigeno in un momento particolarmente difficile. Prevista nel cedreto del governo anche la sospensione dei licenziamenti fino al 30 giugno.

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Per queste tipologie di insoluti ci sarà la possibilità di pagamenti dilazionati senza interessi e more aggiuntive. Una misura che come detto sarà molto ben salutata dalla popolazione, in grandissima difficoltà in questo periodo definito il più critico dal dopoguerra ad oggi.

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