Covid, arriva una clamorosa sentenza che smentisce l’Agenzia del Farmaco

Una clamorosa sentenza emessa oggi dal Tar del Lazio smentisce quanto finora affermato dall’Agenzia Italiana del Farmaco: per curare il Covid in casa non sono sempre sufficienti la tachipirina e la “vigile attesa”.

(Pixabay)

Importanti novità a proposito delle cure domiciliari per il Covid-19. Una clamorosa sentenza, emessa poche ora fa dal Tar del Lazio, sconfessa la linea finora assunta da Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), che in una nota del 9 dicembre 2020 indicava la somministrazione della tachipirina e la “vigile attesa” come uniche strategie per curare il Covid tra le mura domestiche.

La sentenza accoglie così l’istanza cautelare presentata dai medici del Comitato Cura Domiciliare Covid-19 nei confronti del Ministero della Salute e di Aifa. Il Tar ha giudicato fondata l’istanza dei medici di “far valere il proprio diritto/dovere, avente giuridica rilevanza sia in sede civile che penale, di prescrivere i farmaci che essi ritengono più opportuni secondo scienza e coscienza”, aprendo a nuove strategie per la cura domiciliare.

A condividere la notizia sul proprio profilo Facebook anche il leader leghista Matteo Salvini: “Quanto ritardo per invertire una rotta sbagliata” scrive il senatore, “La Lega lo chiede da tempo, siamo felici che sia stata riconosciuta la bontà di una nostra battaglia storica, che non è politica ma di mero buonsenso.

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Cure domiciliari per il Covid: il parere del Comitato promotore

(Getty Images)
Grande soddisfazione espressa anche dal Comitato promotore del ricorso: “Ora ci aspettiamo immediata revisione delle linee guida ministeriali. Lasciare i malati senza cure precoci a domicilio è inaccettabile“.
Il Comitato Cura domiciliare Covid-19 si è costituito a partire dall’iniziativa di cittadini e medici per fornire supporto alla popolazione durante l’emergenza sanitaria, con l’obiettivo di prevenire l’ospedalizzazione e favorire la gestione domiciliare della malattia. L’iniziativa si è realizzata concretamente grazie all’impegno dell’avvocato Erich Grimaldi, che il 14 marzo 2020 ha creato il gruppo Facebook “#esercitobianco” a sostegno di medici ed infermieri.
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