Rottamazione ter, prorogate le rate e il saldo e stralcio per altri 2 mesi

In arrivo la proroga di altri due mesi per corrispondere le rate della rottamazione ter e il saldo stralcio.

Rottamazione Ter
Pixabay

Secondo alcune ipotesi circolate in queste giorni, dovrebbe essere in arrivo una nuova proroga di due mesi per la corresponsione delle rate della rottamazione ter e del saldo stralcio.

Al momento si ricorda che la scadenza è fissata per il primo marzo. Il provvedimento di proroga, perciò, dovrà entrare in vigore prima della suddetta data. Il termine inizialmente fissato, è molto difficile da rispettare visto il perdurare dello stato d’emergenza causato dall’emergenza sanitaria da Coronavirus.

La scadenza è ormai prossima e molti cittadini stanno aspettando con ansia la proroga perché sanno di non riuscire a pagare le rate scadute. Le pendenze da corrispondere entro il primo marzo sono le cinque rate per la rottamazione delle cartelle esattoriali e le due per il saldo e stralcio. Il rinvio di queste sette rate può avvenire al massimo entro la fine di questa settimana.

In ballo ci sono ben 950 milioni di euro. Secondo l’ultima idea la proroga dovrebbe essere di 2 mesi, fissando la nuova scadenza ad aprile. La nuova misura, sempre secondo le ultime indiscrezioni, non dovrebbe includere un’ulteriore sospensione degli avvisi fiscali e delle cartelle esattoriali.

Leggi anche: Tassa rifiuti, va pagata nonostante i zero incassi: a Napoli è rivolta

Rottamazione ter, i possibili provvedimenti

Rottamazione Ter
Pixabay

Alla proroga delle rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio per altri 2 mesi dovrebbe aggiungersi anche la distribuzione in due anni delle notifiche. Sono questi i provvedimenti che il ministero dell’Economia sta esaminando nelle ultime ore. Per fare in modo che questo avvenga si dovranno modificare anche i termini di prescrizione.

Leggi anche: Patrimoniale, l’appello di Confindustria e la posizione di Draghi

Il Governo, intanto, lavora a un nuovo Decreto Ristori che dovrebbe sostenere le famiglie, duramente colpite dalle chiusure delle attività nelle regioni.

Impostazioni privacy