Unione Nazionale Consumatori, esposto contro utilizzo borracce nella scuola

Unione Nazionale Consumatori, esposto contro utilizzo borracce nella scuola. La motivazione è che non necessariamente sarà una soluzione meno dannosa per la salute e l’ambiente.

L’Unione Nazionale dei Consumatori ha deciso di presentare un’istanza al Ministero dell’Istruzione e quello della Salute e dello Sviluppo Economico per chiedere che all’interno delle scuole si metta fine alla distribuzione di borracce in acciaio e alluminio.

Da qualche tempo a questa parte infatti, gli istituti scolastici sono stati obbligati a rispettare questa disposizione nell’ambito di una strategia governativa finalizzata a disincentivare l’utilizzo della plastica. Il problema però è che spesso si tratta di prodotti di cui non si conosce lavorazione e materiale, e non è dunque affatto detto che nel lungo termine queste si rivelino meno dannose per la salute delle persone. 

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Borracce nella scuola, il comunicato di Unione Nazionale Consumatori

Nel comunicato diramato Massimiliano Dona, Presidente di Unione Nazionale Consumatori scrive che “preservare il pianeta è sacrosanto, ma non possiamo farlo sulle spalle dei nostri figli. Tutti sappiamo che se la plastica non viene correttamente riciclata può causare danni enormi all’ambiente, ma non conosciamo ancora le conseguenze per la nostra salute dell’utilizzo prolungato di borracce realizzate con materiali di dubbia provenienza. Non è quindi con scelte demagogiche che si salva il pianeta, ma lavorando per aumentare i numeri del riciclo e contemporaneamente costruendo una normativa su prodotti come le borracce per salvaguardare la salute pubblica. Per le borracce manca una certificazione ed una normativa di riferimento specifica. Ci siamo rivolti già nel mese di giugno scorso ai vari ministeri competenti in materia, chiedendo loro un intervento, che tuttavia stiamo attendendo. Al Ministero dell’Istruzione chiediamo ora, a titolo precauzionale, di bloccare la distribuzione selvaggia delle borracce, in attesa che gli altri ministeri facciano la dovuta chiarezza sull’uso e su una normativa che garantisca la sicurezza di questi contenitori”.

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