Come funziona la tassa agevolata sui redditi prodotti all’estero

Per uno Stato italiano con casse non propriamente piene e con un’evasione fiscale elevata, i capitali stranieri rappresentano una manna dal cielo. Grazie alla Legge di Bilancio datata 2017, il numero delle somme di denaro provenienti dall’estero è in aumento.

Il regime agevolato voluto dal Fisco italiano continua a tassare sempre più redditi. Ciò si traduce in maggiori entrate per l’erario, mentre per i possessori di una certa somma di denaro usufruiscono di una migliore tassazione quando la trasferiscono in Italia. Naturalmente, stando a quanto enunciato nel Decreto Fiscale 2017, il titolare del capitale deve risiedere sul territorio italiano in modo da diventare totalmente un contribuente attivo.

Negli ultimi 3 anni, sono oltre 300 gli stranieri che si sono trasferiti in Italia, con le richieste all’Agenzia delle Entrate in costante aumento. Ad essere maggiormente attirati dalle agevolazioni sono gli stranieri con un patrimonio notevole. Chi sono? Maggiormente emiri, campioni sportivi, imprenditori e top model.

Dati alla mano, i Paesi di maggiore provenienza sono Gran Bretagna, Francia, Svizzera, Brasile e USA, ma anche Principato di Monaco, Russia, Australia, Giappone, Iran, Ucraina, Argentina, Cipro, Emirati Arabi, Mauritius e Singapore.

Il funzionamento del regime agevolato è abbastanza semplice: ai redditi provenienti dall’estero viene applicata un’imposta forfettaria annua del valore di 100.000 euro. Quindi, niente IRPEF sui redditi generati all’estero. Naturalmente, quelli prodotti in Italia da uno straniero residente non possono usufruire di tale agevolazione, ma vengono tassati utilizzando una delle cinque aliquote IRPEF, scelta in base all’ammontare del reddito, a meno che una possibile riforma fiscale non dica diversamente.

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