Secondo Romano Prodi, salvare la banche è un dovere per lo Stato

Durante una lunga intervista a Radio Capital, Romano Prodi ha parlato del sistema bancario italiano. “Dobbiamo proteggerlo e attuare politiche preventive per evitare che certi incresciosi accadimenti avvengano. Bisogna punire chi ha imbrogliato”. Il suo commento arriva dopo una domanda che gli è stata posta in merito al salvataggio della Banca Popolare di Bari.

“Era doveroso salvarla”, ha continuato Prodi. “Le critiche nei confronti del governo sono arbitrarie. Il nostro comportamento non è anomalo. Ad esempio, il sistema bancario della Germania è peggiore di quello italiano. Ecco perché sono intervenuti con aiuti statali per salvare una grande banca. Quindi, questo tipo di politica non è un modus operandi tipicamente italiano. Abbiamo il dovere di far valere i nostri diritti e di assumerci le nostre responsabilità e colpe”.

Il clima di tensione tra maggioranza e opposizione si è acuito dopo il salvataggio della Banca Popolare di Bari. Nell’ultimo decennio, è il 12° istituto di credito entrato in crisi. Il decreto di salvataggio è stato approvato dal Governo domenica scorsa. Verranno versati circa 900 milioni di euro. Il consiglio di amministrazione era già stato in precedenza commissariato. Le accuse sono cattiva gestione ed eccessivi crediti deteriorati.

“L’unica cosa che rende il nostro Paese anomalo è il debito pubblico”, ha affermato Prodi. “Quando ero Presidente del Consiglio, ho fatto di tutto per diminuirlo. Ci sono riuscito in piccola parte, ma di più non potevo fare”.

Alla domanda sul movimento delle Sardine, l’ex premier ha risposto così: “Lasciatele in pace per favore. E’ un anno in cui sono successe tante cose strane. Ci sono stati movimenti populisti, rivolte, con la democrazia in crisi un po’ ovunque. Al verificarsi di certe situazioni, è normale che i popoli reagiscano in modo spontaneo”.

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