Poste Italiane, dal 10 giugno rincari su notifiche di atti e multe

A partire dal 10 giugno, le multe stradali recapitate via posta diventeranno più care: costeranno 3 euro in più rispetto ad ora. E lo stesso aumento verrà applicato alle notifiche degli atti giudiziari. Poste Italiane ha annunciato il rincaro delle tariffe dopo la reintroduzione della Comunicazione di avvenuta notifica (Can).

I rincari riguarderanno comunque le sole notifiche trasmesse tramite il gruppo Poste Italiane, per cui gli atti notificati a mano dall’ufficiale giudiziario o dal messo comunale non subiranno alcun tipo di variazione di prezzo. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire bene quali cambiamenti sono attesi a partire dal prossimo 10 giugno.

Come riportano diversi giornali economico-finanziari, in alcune città le spese di accertamento e notifica applicate alla sanzione saliranno a 18-20 euro anche se la sanzione vera e propria ammonta ad appena 29,40 euro (a fronte di un pagamento effettuato entro cinque giorni dalla data di notifica). Le spese di notifica, inoltre, eguaglieranno in molti asi la stessa sanzione: questo accadrà specialmente nei casi di auto aziendali o di auto a noleggio, ed in particolare nel caso in cui il verbale dovesse venire notificato prima all’intestatario del veicolo e poi all’effettivo responsabile dell’infrazione.

Ma perché tutti questi aumenti? La variazione delle tariffe è frutto delle modifiche fatte alla Legge 890/1982 e alle Delibere attuative dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in materia di notifiche a mezzo posta, in particolare per quanto riguarda i casi di Comunicazione di avvenuta notifica (Can) e le Comunicazioni di avvenuto deposito (Cad).

La Can, ricordiamo, non è altro che la seconda raccomandata informativa che viene trasmessa al destinatario da un familiare o dal portiere, perché magari in quel dato momento il destinatario effettivo non era presente presso il proprio domicilio. La Cad, invece, è la seconda raccomandata che viene spedita al destinatario qualora, sempre a causa della sua assenza, il plico ritorni indietro all’ufficio postale.

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