Anche l’Italia avrà la sua legge Beckham?

Quanti tifosi vorrebbero vedere tanti Cristiano Ronaldo approdare nel campionato di calcio italiano? Sicuramente tutti. Potrebbe diventare possibile grazie al Decreto Crescita. Con un provvedimento di fine aprile, il governo ha ampliato il raggio d’azione degli incentivi fiscali per chi sposta la sua residenza in Italia dopo due anni di assenza. Le società di calcio nostrano potranno così aumentare il loro potere d’ingaggio grazie ad un tesoretto fiscale che potrebbe garantire contratti più onerosi a favore di calciatori di un certo livello.

Quindi una legge Beckham all’italiana? Potrebbe essere possibile, visto che ad accedere al beneficio fiscale sono anche soggetti non laureati e che non hanno incarichi da dirigenti. Il lavoratore interessato, italiano o straniero, che si trasferisce in Italia dopo 2 anni in cui è stato all’estero, deve prestare attività lavorativa nel Paese per almeno due anni. Ecco perché calciatori e allenatori rientrano in questa norma: entrambi le figure sono oggetto di lavoro subordinato. Certo, non sono solo le società sportive ad avvantaggiarsene: lavoratori dipendenti, autonomi, imprese individuali e società da ricollocare dopo la Brexit rientrano nelle agevolazioni.

Cosa prevede la nuova norma? Per chi lavora in Italia per un periodo di 5 anni, la tassazione Irpef è del 30%, con l’agevolazione che raggiunge il 50% in presenza di figli minori o di acquisto di un immobile. Inoltre, nel caso che il soggetto si trasferisca in alcune regioni del Sud Italia, la tassazione si riduce al 10%.

Dal punto di vista prettamente calcistico, la norma potrebbe creare discriminazioni tra i club del Sud e tutti gli altri. Anche se accadesse, non c’è dubbio che a beneficiarne saranno il settore degli investimenti e quello lavorativo, soprattutto in una zona d’Italia spesso svantaggiata in questo senso. Inoltre, l’interpretazione letterale della norma parla di un’esenzione fino al 90% del reddito per il soggetto che ha la residenza al Sud e non per il datore di lavoro, che potrebbe anche trovarsi altrove, tipo nel Nord Italia.

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