Contatori gas, la truffa smascherata dalle Iene: in cosa consiste

In questi giorni si sta facendo un gran parlare del servizio che Le Iene hanno mandato in onda sulla truffa dei contatori gas. Un servizio che ha aperto gli occhi a molti consumatori, tanto è vero che anche l’Unione Nazionale dei Consumatori, già nelle ore successive la messa in onda del filmato, ha chiesto chiarezza sulla faccenda e annunciato di voler presentare un esposto ad Antitrust e Arera per segnalare il caso. Ma esattamente, di cosa si sta parlando?

Le Iene hanno mandato in onda un servizio di Matteo Viviani nel quale si racconta come alcuni contatori segnalerebbero consumi anche con il gas chiuso: in poche parole pare che molti italiani paghino il gas pur non consumandolo. Un tecnico del gas che la redazione del programma ha poi incontrato, ha rivelato che in realtà, questa truffa dei contatori del gas, per chi lavora nel settore non rappresenterebbe affatto una novità. “Io – ha detto l’operatore – il problema che avete segnalato nel servizio andato in onda lo conoscevo benissimo, e come me lo conoscevano tutti quelli che lavorano nel settore”.

Il caso è divampato e l’opinione pubblica ha cominciato a mettersi sull’attenti. Le Iene, tramite i loro canali web, hanno quindi diffuso una sorta di test che serve proprio per controllare se il contatore sia stato colpito da questa truffa oppure no, e a quanto pare sarebbero innumerevoli i casi di persone che effettivamente hanno riscontrato anomalie nel loro contatore!

Ed è qui che si innesca la seconda parte della truffa: dal momento in cui il consumatore si accorge dell’anomalia e chiama l’azienda erogatrice del gas per venire a far controllare il contatore “malfunzionante”, l’azienda effettivamente manda un tecnico sul posto ma nel frattempo, dai computer della sede centrale, resetta l’apparecchio. In questo modo, una volta che il tecnico giunge sul posto, il problema non c’è più e il cliente si ritrova comunque a dover pagare la chiamata oltre a rischiare che il problema del contatore che “gira da solo” possa ripresentarsi.

Sul caso stanno ora indagando le Authority su pressione delle associazioni dei consumatori.

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