Salute pubblica e qualità dell’assistenza: Europa al banco di prova

La visione ideale è di un’Unione europea che supporti l’accesso tempestivo ad un’assistenza sanitaria di qualità, in cui tutti hanno l’opportunità di vivere una vita sana, il benessere fisico diventa fondamentale e le persone possano vivere, lavorare e invecchiare in ambienti sostenibili e salubri.

Affinché questa visione diventi realtà, un programma sanitario separato, come parte di un investimento nelle persone e nel cluster dei valori europei, è essenziale per garantire che l’importanza della salute si rifletta nel processo decisionale dell’UE. La valutazione intermedia dell’attuale programma sanitario ha rivelato il suo forte valore aggiunto per l’UE. Tuttavia, attualmente rappresenta meno dello 0,05% dell’intero bilancio (circa 449,4 milioni di euro).

Bisogna attuare un aumento significativo del bilancio sanitario per consentire all’UE di svolgere il suo ruolo di “faro” per la politica sanitaria all’interno dell’Unione, nonché promuovere la collaborazione tra i governi nazionali. Da più parti si chiede di elaborare un programma indipendente per consentire e assicurare l’applicazione del concetto di “Salute” in tutte le politiche e in tutti i programmi dell’UE, come ad esempio garantire la protezione del mercato unico per mantenere gli standard di salute umana, animale e fitosanitaria; investire nella prevenzione come parte delle politiche di coesione dell’UE; rendere i finanziamenti della PAC subordinati al conseguimento di obiettivi sanitari misurabili; e affrontare le sfide ambientali rilevanti per la salute come l’inquinamento atmosferico, le sostanze chimiche pericolose e il cambiamento climatico.

La ricerca sulla salute pubblica dovrebbe quindi avere una chiara priorità, fornendo prove delle migliori politiche e pratiche sanitarie. Affinché questa ricerca sia efficace, deve essere ambiziosa: utilizzare i big data, concentrarsi sulla prevenzione, collaborare in vari settori e mettere in risalto l’impatto a lungo termine e la sostenibilità. È necessario concentrarsi sulla trasferibilità e sull’equità, ad esempio in che modo le innovazioni della ricerca sulla medicina personalizzata possano essere incluse a prezzi accessibili in pacchetti di assistenza disponibili per tutti i cittadini, e tenere conto dell’impegno dell’UE nei confronti degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. I finanziamenti dell’UE consentirebbero questa ambizione.

Nell’attuale Strategia Europea 2020, sebbene non esista un sostegno specifico per i servizi sanitari e di sviluppo della prima infanzia, gli investimenti nel settore sanitario sono rilevanti per una serie di settori prioritari come l’innovazione, il sostegno alle PMI, la lotta alla povertà, la promozione dell’inclusione sociale, la forza lavoro e la capacità istituzionale. L’attuale periodo di programmazione per i fondi strutturali offre pertanto un approccio più integrato e una più ampia gamma di strumenti finanziari per la salute , compresa la possibilità di combinare diversi fondi nell’ambito di un obiettivo comune.

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