Le vecchie case cantoniere, simbolo dei paesaggi italiani, oggi si possono comprare a prezzi bassissimi: ti svelo quello che nessuno sa.
Sai quelle case tutte uguali che incontri viaggiando sulle statali o vicino ai binari, dipinte spesso di rosso o di giallo? Sono le case cantoniere, edifici che un tempo ospitavano i tecnici addetti alla manutenzione delle strade e delle ferrovie.
Oggi molte sono state dismesse e, sorpresa, si possono comprare a prezzi che non trovi certo sul mercato normale.
Non sono appartamenti pronti all’uso: hanno bisogno di ristrutturazioni anche importanti, ma il fascino di vivere dentro un pezzo di storia è qualcosa che non si trova tutti i giorni.
Il bello è che non parliamo solo di ruderi persi chissà dove. Queste case sono sparse in tutta Italia, dal Brennero alla Sicilia, e alcune sono in posizioni davvero interessanti.
Ti faccio qualche esempio per rendere l’idea: a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, c’è un bilocale di 66 metri quadri in vendita a circa 14mila euro.
A Torino, nella zona nord, puoi trovare un appartamento più grande, con tre camere e balcone, a poco meno di 40mila euro. Se ti sposti a Genova, c’è una ex casa cantoniera di 140 metri quadri con cortile a 62mila euro.
E non è finita: a Ravenna un’altra di 128 metri quadri si vende a 81mila euro, mentre al Brennero, tra le montagne, una casetta in pietra con corte di oltre 1.300 metri quadri costa 55mila euro. Prezzi che ormai non si vedono più nelle compravendite immobiliari “normali”.
Semplice: basta andare sul sito ufficiale di Ferservizi, la società del gruppo Ferrovie dello Stato che gestisce queste vendite. Lì trovi l’elenco completo, con foto e descrizioni, e puoi contattare direttamente il referente dell’immobile che ti interessa. Non ci sono aste complicate o passaggi misteriosi: scegli, chiedi informazioni e, se ti convince, fai l’offerta.
Queste case non sono nate come abitazioni private. Furono costruite nell’Ottocento per ospitare i cantonieri, cioè le persone incaricate di sorvegliare e manutenere un tratto di strada o ferrovia, il famoso “cantone”. Vivevano lì per essere sempre pronti a intervenire. Col tempo, con l’evoluzione dei mezzi e del lavoro, queste abitazioni hanno perso la loro funzione e a partire dagli anni ’80 sono state progressivamente abbandonate.
Negli ultimi anni ci sono stati anche progetti di recupero creativo: alcune sono diventate punti di ristoro, piccole strutture turistiche o addirittura spazi culturali. In passato c’è stata persino l’iniziativa di affidarne alcune gratuitamente agli under 40 per progetti di valorizzazione. Oggi invece la strada più battuta è la vendita, e rappresenta un’occasione per chi cerca un investimento o sogna una casa insolita da trasformare a proprio gusto.
Insomma, se hai voglia di scommettere su un immobile che non ha solo mura ma anche storia, le case cantoniere sono un’occasione curiosa e affascinante. Bisogna metterci mano, questo è sicuro, ma l’idea di riportarle a nuova vita ha tutto il sapore di un progetto speciale.