C’è un errore che tutti fanno con il caricabatterie attaccato e che fa consumare molta energia che va poi a pesare sulla bolletta.
Siamo abituati a lasciare il caricabatterie del telefono nella presa, anche quando non serve. Un gesto che sembra innocuo, ma che in realtà fa consumare corrente e, alla lunga, incide sulla bolletta.
Non solo: col tempo può anche accorciare la vita del caricabatterie stesso, soprattutto nei mesi estivi, quando il calore lo mette sotto stress.
Quanta energia si spreca con gli errori che fai ogni giorno e che pesano sulle bollette
Un caricabatterie collegato senza telefono non resta inattivo. Continua a succhiare energia, poca alla volta ma in modo costante. I modelli con cavo consumano poco meno di 2 kWh in un anno, mentre quelli wireless arrivano a consumare anche otto volte tanto. Tradotto in soldi, parliamo di circa un euro all’anno per ogni caricabatterie sempre inserito. Una cifra minima, ma che diventa importante se pensi a tutti i dispositivi che restano collegati in casa giorno e notte.
Il problema non riguarda solo i telefoni. Anche televisori, decoder, computer, stampanti, console e router consumano energia anche quando sembrano spenti. È quello che gli esperti chiamano “consumo fantasma”. Secondo alcune ricerche, può arrivare a pesare fino al 15% sulla bolletta elettrica di una famiglia. Una percentuale che sorprende, soprattutto se si lavora da casa e si hanno sempre tanti dispositivi collegati.
I rimedi più semplici per ridurre i costi delle bollette
Ridurre questo spreco è più facile di quanto si pensi. Basta ricordarsi di staccare il caricabatterie quando non lo usi, spegnere davvero i dispositivi invece di lasciarli in standby e, se possibile, usare ciabatte multipresa con interruttore. Con un solo gesto puoi togliere corrente a più apparecchi e risparmiare energia senza accorgertene.
Alla fine non si tratta di spiccioli, ma di un’abitudine. Staccare il caricabatterie non cambia la vita, ma aiuta a ridurre sprechi inutili, protegge i dispositivi e dà una mano all’ambiente. E se diventa un gesto quotidiano, il risparmio si sente davvero.
