La morte di Pippo Baudo lascia un vuoto enorme nello spettacolo italiano, ma anche una domanda: a chi andrà la sua eredità milionaria?
Quando se ne va un personaggio così grande, la prima reazione è il dolore. Poi, quasi inevitabilmente, nasce la curiosità su cosa resterà ai suoi familiari.
Pippo Baudo non è stato soltanto il conduttore simbolo della televisione italiana, ma anche un uomo che con decenni di lavoro ha accumulato un patrimonio considerevole. E ora molti si chiedono a chi andrà.
Nella sua vita Pippo ha avuto due figli. La primogenita Tiziana, nata dal matrimonio con Angela Lippi, ha sempre scelto la riservatezza, costruendo la sua carriera come organizzatrice di eventi.
Diversa la storia di Alessandro, venuto alla luce da una relazione con Mirella Adinolfi. Per anni non sapeva chi fosse davvero suo padre: credeva di essere figlio di un dirigente Rai, fino a quando scoprì la verità. Il riconoscimento arrivò soltanto negli anni 90′ e da allora ha cominciato a costruire un vero legame con il padre.
Stimare con precisione il patrimonio di Pippo Baudo non è semplice. Le cifre ufficiali non esistono, ma basta guardare al Festival di Sanremo per farsi un’idea: tredici edizioni condotte e dirette, con compensi che avrebbero superato gli ottocentomila euro l’anno.
Solo da quella esperienza parliamo di oltre dieci milioni di euro. A questo si aggiungono contratti milionari per prime serate, programmi di punta e ruoli da dirigente. Nonostante tutto, la pensione pubblica di Baudo, secondo indiscrezioni, sarebbe stata molto più modesta, poco sotto i mille euro al mese.
Ora che Pippo non c’è più, l’eredità passa ai due figli, Tiziana e Alessandro. Non ci sono altri eredi diretti e la legge italiana è chiara: saranno loro a ricevere il patrimonio. Al di là delle cifre, rimane però l’altra eredità, quella immateriale: un’intera vita spesa davanti alle telecamere, programmi che hanno fatto la storia della Rai e un modo unico di raccontare l’Italia agli italiani.
Più dei milioni, più dei contratti, Baudo lascia il segno nella memoria di tutti noi. È stato il volto che ha dato credibilità alla tv popolare, il talent scout che ha fatto conoscere al pubblico artisti come Lorella Cuccarini, Eros Ramazzotti, Giorgia, Heather Parisi.
Ha insegnato che lo spettacolo può essere professionale, elegante e insieme vicino alla gente. Un’eredità che nessun testamento potrà contenere, perché resterà impressa nelle storie di chi lo ha visto crescere e in quelle di chi ne seguirà le orme.