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Cosa dice la legge

Andare al bagno nei locali e nei bar: la regola che nessuno ti dice ma che vale per tutti

Andare in bagno fuori casa sembra una cosa semplice, ma non tutti sanno che ci regole e obblighi che pochi conoscono davvero.

Sembra un dettaglio banale, quasi scontato: sei in giro, ti viene un improvviso bisogno, entri in un bar e pensi di poter usare la toilette senza problemi. In realtà, quello che per molti è un gesto di quotidiana urgenza nasconde una serie di regole, sentenze e interpretazioni che cambiano radicalmente il quadro.

Andare al bagno nei locali e nei bar: la regola che nessuno ti dice ma che vale per tutti – consumatore.com

Chi frequenta le città d’arte italiane lo sa bene: in pieno centro capita di vedere turisti spaesati, costretti a chiedere ai gestori se esista la possibilità di accedere al bagno. Non tutti conoscono però la risposta ufficiale che arriva dalla normativa e dalle pronunce dei tribunali. E qui la leggerezza si trasforma in un tema piuttosto serio.

Andare al bagno nei locali: c’è l’obbligo di consumazione?

Non parliamo soltanto di cortesia o buon senso da parte del gestore, ma di veri e propri obblighi giuridici che incidono sulla sua attività. In certi casi infatti garantire un accesso indiscriminato ai servizi igienici non è visto come un atto di disponibilità, bensì come un danno economico.

Andare al bagno nei locali: c’è l’obbligo di consumazione? – consumatore.com

È dal quarto paragrafo in avanti che la verità viene a galla: per andare al bagno in un locale, devi aver consumato. Non è una regola non scritta, ma un principio sancito da precise disposizioni. Una sentenza del Tar Toscana, risalente al 2010, ha chiarito che il bagno non è un servizio pubblico, bensì una parte integrante dell’attività privata dell’esercente.

Garantirne l’uso gratuito a chiunque entrasse significherebbe caricare il gestore di un onere sproporzionato, andando addirittura a limitare la libertà di impresa tutelata dalla Costituzione.

Tradotto in pratica: se ti siedi, ordini anche solo un caffè o una bottiglietta d’acqua, allora il locale è tenuto a garantirti l’uso dei servizi. In caso contrario, non può essere obbligato. Lo conferma anche il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, che ribadisce il diritto alla toilette solo per la clientela pagante.

Andare al bagno nei bar e nei locali senza consumare: alcuni lo permettono

Non tutta Italia la pensa allo stesso modo. A Parma, ad esempio, il regolamento comunale impone ai gestori di aprire i bagni al pubblico in modo gratuito.

Andare al bagno nei bar e nei locali senza consumare: alcuni lo permettono – consumatore.com

Venezia invece si muove in direzione opposta: i servizi devono essere presenti, ma sono solo riservati ai clienti. Due approcci che mostrano come il tema resti aperto e soggetto a interpretazioni differenti.

In fondo la questione è sempre quella: bilanciare i diritti di chi ha un bisogno reale e immediato con quelli di chi porta avanti un’attività commerciale.

Pubblicato da
Aurora De Santis