Assegno di Inclusione sospeso dopo il riesame INPS? Attenzione a questo dettaglio

Alcune domande dell’Assegno di Inclusione, prima respinte e poi accolte, sono ora sospese: chi non agisce entro un certo termine rischia tanto.

Con il messaggio n. 2388 del 29 luglio, l’INPS ha chiarito cosa succede a chi si è visto accogliere la domanda dell’Assegno di Inclusione dopo un primo rifiuto. Ma c’è un passaggio che molti stanno sottovalutando: alcune di queste domande, seppur approvate, sono ora sospese perché manca un’informazione importante. E se non intervieni entro 60 giorni, rischi di perdere tutto.

Domanda prima respinta, poi accolta grazie al carico di cura

Nei mesi scorsi, molte richieste di Assegno di Inclusione erano state scartate perché il reddito familiare risultava troppo alto. Ma in diverse situazioni, il problema era che il richiedente non aveva indicato il carico di cura: figli minori, persone disabili o familiari non autosufficienti a carico. L’INPS ha quindi effettuato un controllo automatico e, se ha riscontrato la presenza di carichi di cura, ha riesaminato le domande. Quelle in regola con tutti i requisiti sono state accettate.

Perché alcune domande risultano sospese
Il problema nasce quando, nel periodo in cui la domanda era respinta, la situazione lavorativa è cambiata: chi ha iniziato o cessato un’attività avrebbe dovuto comunicarlo subito. Ma molti non l’hanno fatto. Ora, anche se la domanda è stata accolta, è bloccata finché non viene presentata la documentazione mancante, in particolare il modello ADI-Com Esteso, che serve proprio per dichiarare queste variazioni occupazionali.

Cosa fare per sbloccare la situazione
Se hai ricevuto un messaggio dall’INPS con scritto che la tua domanda è sospesa, significa che devi presentare quanto prima il modello richiesto. Puoi farlo:

tramite un Patronato o CAF, se ti sei rivolto a loro per la domanda;

oppure direttamente alla sede INPS della tua zona.

Nel modulo dovrai indicare la data esatta in cui è cambiata la tua situazione lavorativa, anche se è successo nel 2024. Questo dettaglio è fondamentale, perché l’INPS considera valide solo le comunicazioni che riflettono il momento reale in cui è avvenuto il cambiamento.

Hai 60 giorni di tempo (e parte tutto da un SMS)
Se rientri tra i beneficiari con domanda sospesa, l’INPS ti avviserà con un SMS o una mail. Il messaggio è chiaro: hai 60 giorni dalla ricezione per presentare il modello ADI-Com Esteso. Se non lo fai, perdi definitivamente il diritto all’Assegno di Inclusione.

Controlla subito il telefono e la casella di posta: potresti avere già ricevuto la comunicazione.

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