Si moltiplicano i casi della “truffa della pizza”: ordini notturni, false promesse di pagamento e rider lasciati senza soldi né risposta.
A Napoli, la pizza arriva calda… ma il pagamento no. E dietro a quella che sembra una semplice consegna, si nasconde un raggiro che in pochi giorni ha colpito diverse pizzerie.

Sempre lo stesso schema, sempre lo stesso copione: una Margherita ordinata a tarda sera, la richiesta gentile di portare il resto di una banconota da 50 euro, e poi la sparizione nel nulla.
Come funziona la truffa della pizza: il trucco del resto
Il trucco è semplice, ma efficace. Chi ordina chiede una sola pizza, quasi sempre una Margherita, e specifica che ha solo 50 euro.

Chiede quindi al rider di portare con sé il resto, in modo da non perdere tempo al momento della consegna. Quando il fattorino arriva sotto casa, il finto cliente prende la pizza in mano, sorride, si scusa: “Ho dimenticato i soldi dentro, mi dia il resto e arrivo subito con i 50 euro”. Il rider, spesso stanco o sotto pressione, consegna quei 40 o 45 euro e aspetta. Aspetta e aspetta ancora. Ma il portone non si riapre più.
L’ultima vittima: anche Angioletto Tramontano nel mirino
Questa volta è toccato al pizzaiolo Angioletto Tramontano, uno dei volti più conosciuti della ristorazione napoletana. È lui stesso a raccontare l’accaduto: “È successo ieri a pranzo, la truffa è riuscita benissimo. Abbiamo denunciato il numero da cui è arrivato l’ordine, ma temo serva a poco”.

Un’ammissione amara, condivisa anche da altri colleghi e rider truffati. I nomi lasciati per l’ordine sempre falsi: “Petti”, “Serafino”, e forse altri. Secondo chi ha vissuto la scena, sarebbe sempre lo stesso ragazzo a ritirare la pizza, con modi convincenti e poco sospetti.
Le contromisure: pagamento anticipato e allerta nei gruppi
Il tam tam è partito subito: nei gruppi social e nelle chat tra ristoratori e fattorini è stato lanciato l’allarme. Alcune pizzerie stanno già correndo ai ripari: si valuta il pagamento anticipato via app o l’obbligo di saldo in contanti alla consegna, senza possibilità di deroghe.
Altri rider invece iniziano a rifiutare consegne con richieste di resto troppo alte, soprattutto se arrivano in tarda serata o da numeri non conosciuti.
Non è la prima truffa che gira in città, ma questa colpisce un simbolo sacro: la pizza. E per chi ogni giorno lavora tra impasti, forni e corse in scooter, anche la regine delle pizze, proprio la Margherita, può lasciare un retrogusto amaro, ben lontano dal sapore pieno e caratteristico di uno dei piatti italiani più amati del mondo.





