Le notti afose dell’estate mettono alla prova il sonno di molti: il ventilatore sembra la soluzione, ma quanto consuma se resta acceso?
L’estate non è ancora al massimo, eppure il caldo ha già cominciato a farsi sentire sul serio. Le giornate sembrano infinite, le notti lo sono ancora di più, soprattutto quando non si riesce a chiudere occhio per l’afa.
Il primo pensiero è sempre lo stesso: come rinfrescarsi senza spendere una fortuna? Il condizionatore va forte ma tra bollette e consumi c’è chi preferisce una soluzione più leggera: il caro vecchio ventilatore.
Molti pensano che il ventilatore “faccia fresco”, ma non è proprio così. Non modifica la temperatura dell’ambiente. L’effetto di sollievo arriva perché l’aria che si muove fa evaporare più in fretta il sudore sulla pelle, e questo dà una sensazione di refrigerio.
Tutto qua, funziona finché il caldo non è troppo. Ma quando in casa si superano i 30-32 gradi, anche l’aria che gira è calda. E allora l’effetto rinfrescante scompare.
Facciamo due conti senza complicarci troppo. Un ventilatore domestico classico consuma in media tra i 20 e i 100 Watt l’ora. Se scegli un modello da 100 Watt e lo lasci acceso per 8 ore, hai un consumo di 0,8 kWh. Al prezzo attuale dell’energia (circa 0,12 euro a kWh), ti costa poco meno di 10 centesimi a notte. Poca roba, se lo confronti con un condizionatore. Però se lo tieni acceso ogni notte per un mese, comincia a pesare.
Sul piano della sicurezza non ci sono grandi pericoli, a meno che tu non usi un ventilatore vecchio, malandato o lasciato acceso in condizioni poco sicure. Il problema vero può essere legato alla salute. Se l’aria è diretta sul corpo, soprattutto quando sei sudato, potresti svegliarti con torcicollo, raffreddore o dolori muscolari. Succede spesso a chi dorme col ventilatore sparato addosso alla massima velocità.
E poi ci sono casi in cui andrebbe proprio evitato. Il Ministero della Salute ha ricordato che sopra i 32 gradi in casa il ventilatore non serve più a molto. E soprattutto non va mai puntato direttamente su chi è molto anziano o costretto a letto. In quelle situazioni può addirittura diventare dannoso.
Se vuoi risparmiare e non rinunciare a un po’ di sollievo, il ventilatore è una buona opzione. Sceglilo silenzioso, con consumi contenuti, e non lasciarlo acceso tutta la notte senza motivo. Magari programma lo spegnimento dopo qualche ora, oppure tienilo in funzione solo quando ti serve davvero. Così dormi meglio, spendi poco e ti godi l’estate senza mal di schiena né sorprese in bolletta.