Una nuova funzionalità che alleggerisce gli adempimenti verso l’INPS dei genitori che restano vedovi. Vediamo i dettagli della notizia.
Al momento della scomparsa di un familiare stretto, i superstiti si trovano nelle condizioni di dover affrontare diversi adempimenti di ordine burocratico. Così al lutto e al dolore per la scomparsa occorre risolvere numerosi problemi pratici.

Ad esempio ricordiamo gli obblighi verso il fisco, con la dichiarazione di successione da inviare all’Agenzia delle Entrate, oppure tutta la documentazione da presentare all’istituto bancario dove il defunto conservava il conto e i depositi. Ma delle incombenze si hanno nei confronti dell’INPS, soprattutto se la persona defunta era titolare di domande e prestazioni. Una situazione particolare la vivono i genitori superstiti, alle prese con misure richieste dalla persona scomparsa.
INPS, cosa cambia per i genitori superstiti
Una delle principali misure a favore di genitorialità e natalità è senza dubbio rappresentata dall’Assegno unico e universale (AUU) erogato per i figli entro l’età di 21 anni (a determinate condizioni) o senza limiti di età per i figli disabili. Si tratta di una prestazione molto importante che coinvolge milioni di famiglia non un contributo economico versato dall’INPS.

L’importo varia a seconda di diversi criteri: l’ISEE familiare (Indicatore della situazione economica equivalente), il numero dei figli, la loro età, la condizione lavorativa dei genitori, la disabilità della prole. Quindi come si capisce l’Assegno unico rappresenta un aiuto molto atteso e importante per tanti nuclei familiari. La prestazione va richiesta all’INPS da uno dei genitori, che in tal modo risulta richiedente. Ma cosa accade con la morte del genitore richiedente?
Si rischia che la domanda decada con rallentamenti e stop all’erogazione del contributo economico. Una situazione intollerabile per il genitore superstite. L’INPS con il messaggio numero 1796 del 6 giugno 2025 annuncia una novità di rilievo. Il servizio di Assegno unico e universale è stato potenziato al fine di consentire al genitore superstite non dichiarato nella domanda originale di subentrare a quello richiedente.
In tal modo il genitore superstite è indicato dal sistema come genitore unico, con motivazione altro genitore deceduto. Con questa procedura si consente la continuità dell’erogazione dell’AUU, con l’accredito automatico delle mensilità non versate per decadenza della domanda originaria. Il subentro deve essere effettuato entro un anno dalla scomparsa del genitore richiedente.
Quindi in tal modo si evitano le situazioni spiacevoli di interruzione dell’erogazione dell’Assegno unico collegate alla morte del genitore richiedente. Si facilitano così gli adempimenti del genitore superstite che deve semplicemente presentare domanda di subentro all’INPS.