Di chi è la responsabilità secondo la legge, in caso di furto in un appartamento di un condominio con portiere? Vediamo i dettagli
Purtroppo il fenomeno dei furti in casa non accenna a diminuire. Anzi con l’approssimarsi della stagione estiva le opportunità per i criminali aumentano, considerando le fasi di vuoto in casa prolungate da gite e vacanze. In alcuni condomini è presente anche il portiere, ma i furti non accennano a diminuire.

Ma se il furto avviene in una casa di un condominio con portiere di che è la responsabilità? Al portiere possono essere addebitate delle colpe? D’altra l’esperienza del furto è certamente un brutto colpo per chi la subisce e chiedersi se ci sono responsabilità esterne è del tutto comprensibile. Vediamo allora il caso.
Furto in casa, cosa succede se c’è un portiere
Diciamo immediatamente che il semplice fatto che ci sia un furto in appartamento di condominio con portiere non è sufficiente per individuare la responsabilità di quest’ultimo. Chi subisce il furto, secondo la giurisprudenza, deve provare che il portiere abbia disatteso i suoi compiti di vigilanza e controllo, che sia stato negligente nello svolgimento del suo lavoro e questo abbia facilitato o rso possibile il furto.

Quindi secondo la legge occorre provare la negligenza nel comportamento del portiere per individuarne le responsabilità. Se svolge con normale attenzione i sui compiti di vigilanza non è possibile addossargli delle colpe specifiche. Quindi in caso del genere se il portiere compie diligentemente il proprio compito non ci sono responsabilità personali. Stessa cosa se i ladri utilizzano per il furto delle tecniche sofisticate.
Ad esempio un furto compiuto scendendo dai tetti o arrampicandosi lungo le impalcature, oppure usando apparecchi che permettono di scassinare le porte senza fare rumore. Il portiere è tenuto a una diligenza media, non è possibile chiedergli di intervenire in eventi imprevedibili o svolti con astuzia. Insomma deve esserci un nesso causale tra furto e omissione di vigilanza da parte del portiere per individuarne la responsabilità personale.
Le cose cambia se il portiere è stato negligente. Comunque bisogna provare che il portiere non abbia svolto i doveri che il ruolo richiede o abbia commesso qualcosa di imprudente o vietato, facilitando così l’azione dei ladri.
Ad esempio lasciare incustodito o aperto un portone, non segnalare la presenza di persone sospette, consegnare le chiavi a persone non autorizzate. In casi come questi può esserci la responsabilità del portiere, ma occorre provarla in modo chiaro e inoppugnabile.