Non si deve sottovalutare questo particolare del contratto di mutuo: una clausola importante dalle conseguenze molto rilevanti.
Quando si stipula con contratto di mutuo con una banca, ci si impegna a lungo termine da un punto di vista finanziario. Questo comporta una pianificazione attenta e precisa per evitare problemi che possono avere conseguenze spiacevoli. Il riferimento è chiaramente a ritardi e mancati pagamenti delle rate pattuite.

L’accortezza generale è considerare e valutare il contratto sottoscritto in tutti i suoi aspetti, tenendo conto di tutte le clausole presenti nel documento. A volte infatti per leggerezza o disattenzione si sorvola su aspetti specifici o clausole delle quali sfugge il significato. Vediamo quindi in particolare questa clausola che ha delle conseguenze importanti e non va accantonata.
Mutuo, un occhio a questa clausola del contratto
La revoca del contratto da parte della banca altro non è che la risoluzione contrattuale per gravi inadempienze del cliente o se si verificano delle condizioni previste dalla legge. Ricordiamo che la risoluzione del contratto comporta la fine del finanziamento e quindi l’obbligo di restituzione per il mutuatario dell’intero debito residuo, composto dal capitale più interessi e penali.
In genere la causa della risoluzione contrattuale è l’inadempienza del debitore che deve essere grave e che il giudice valuta caso per caso. Comunque molti contratti presentano una clausola risolutiva espressa. Questa in genere prevede la risoluzione automatica del contratto al verificarsi di determinate condizioni (ad esempio pagamento in ritardo anche di una sola rata).
Se la clausola è presente e le circostanze che prevede si verificano, la banca può dichiarare di volerla sfruttare, con la risoluzione del contratto. Secondo la giurisprudenza se la clausola risolutiva espressa è presente e lo prevede, la banca può ottenere la risoluzione contrattuale anche per il mancato pagamento di una sola rata. Ma secondo il Testo unico bancario il creditore può richiedere la risoluzione quando il mancato pagamento si sia verificato almeno per 7 rate, anche nn consecutive.
Il ritardato pagamento è quello effettuato tra il 30° e il 180° giorno dalla scadenza della rata. Esistono comunque delle tutele per il mutuatario previste dalla legge che impediscono risoluzioni er ritardi lievi od occasionali, a meno che non ci siano più di 7 rate di ritardo o il ritardo di una rata superi i 180 giorni. Se la banca vuole usare la clausola risolutiva espressa deve dichiararlo espressamente al mutuatario per risolvere il contratto.
In genere questa clausola rafforza la posizione della banca che può richiedere la risoluzione del contratto per inadempimenti specifici, senza la necessità di dover dimostrare la gravità degli inadempimenti stessi.