Allargata la platea di chi potrà disporre della Carta docenti. Quali sono i percettori della prestazione, cosa si sa.
La Carta docenti è una misura molto apprezzata dai docenti italiani. Consente infatti di accedere a dei fondi utilizzabili per una serie di acquisti importanti dal unto di vista professionale. L’importo di 500 euro è infatti finalizzato alla formazione e all’aggiornamento. Con la Carta del Docente, i docenti possono acquistare libri, riviste, materiali didattici, iscriversi a corsi di formazione e aggiornamento, o accedere a eventi culturali.

Gli acquisti sono effettuabili presso gli esercizi commerciali convenzionati oppure online presso i fornitori che accettano la Carta docente. Da ricordare che esiste un’apposita sezione delle pagine web dedicate alla Carta nella quale cercare per categoria di prodotto o servizio, il negozio online o fisico che aderisce alla convenzione. Ma chi sono i beneficiari della Carta Docente?
Novità per la misura a favore degli insegnanti
Finora ad accedere alla prestazione erano i docenti di ruolo o i supplenti con contratti annuali, cioè fino al 31 agosto. Quindi per l’anno scolastico ancora in corso, si applicheranno l’enorme previste dalla normativa in vigore attualmente. Ma ci sono delle novità importante da segnalare.

A partire dal prossimo anno scolastico l’accesso al beneficio sarà esteso ad altri docenti finora esclusi. Infatti con emendamento approvato recentemente in Commissione Istruzione al Senato, a beneficiare della Carta Docenti saranno anche gli insegnanti precari con contratto in scadenza al 30 giugno su posto vacante e disponibile. Ma questo allargamento della platea dei beneficiari potrebbe comportare una riduzione della somma erogata sulla Carta stessa.
Andiamo per ordine. L’emendamento è stato presentato durante l’esame del disegno di legge di conversione del decreto legge numero 45, del 7 aprile 2025. L’estensione del diritto al contributo anche a queste figure precarie è unriconoscimento importante del ruolo che svolge nella scuola anche chi ha contatti a tempo determinato. Quindi un passo avanti verso un trattamento più equo di tutto il personale scolastico.
Purtroppo però l’ampliamento della platea di beneficiari potrebbe comportare una riduzione dell’imposto erogato. Se infatti fino all’anno scolastico in corso la somma era fissata a 500 euro, dal prossimo la somma erogata ogni anno non sarà più fissa. Ministero dell’Istruzione e del Merito di concerto con Ministero dell’Economia e delle Finanze stabiliranno la somma di volta in volta con un apposito decreto.
A essere determinate saranno le risorse disponibili da suddividere tra tutti gli insegnanti aventi diritto. L’allargamento è comunque finanziato con uno stanziamento ulteriore di 60 milioni di euro, ma la possibilità che la somma disponibile a testa sia minore è molto concreta, considerando l’elevato numero di nuovi docenti beneficiari.