Condizionatori, questi saranno da cambiare: arriva l’avviso

I condizionatori sono nel mirino dell’Unione Europea a causa di un programma ben preciso: come cambieranno

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Anche se a causa del maltempo l’estate sembra lontana, tra poche settimane quasi certamente torneremo ad affrontare i classici problemi di questo periodo. I condizionatori d’aria si usano anche d’inverno per alzare le temperature delle nostre case ma soprattutto d’estate, quando restare nelle quattro mura domestiche o nel luogo di lavoro è quasi impossibile. Di conseguenza, a breve ritornerà il problema dei consumi eccessivi e di tutte le polemiche che ne seguono. È degli ultimi giorni la notizia che riguarda tutti i paesi dell’Unione Europea. Le istituzioni del vecchio continente, con la battaglia F-gas, vuole attuare una nuova stretta sui gas fluorurati che potrebbe portare conseguenze direttamente sui condizionatori e le pompe di calore.

Condizionatori, cosa chiede l’Unione Europea

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Parliamo di un programma che metterebbe in discussione sia la manutenzione e la riparazione dei condizionatori come le conosciamo oggi ma anche la manifattura da parte del settore. Come è facilmente immaginabile, è una battaglia che riguarda il clima che con i suoi pazzi cambiamenti, causati anche dall’inquinamento dell’uomo, sta mettendo a dura prova l’esistenza dell’uomo sulla Terra. In pratica è previsto uno stop in tanti settori entro la fine del decennio. È un programma di cui alcuni provvedimenti hanno già ottenuto il via libera del Parlamento europeo. Sono previsti importanti cambiamenti (e forse danni) alla filiera nazionale della refrigerazione e del condizionamento.

In termini pratici, quanto approvato dall’Unione Europea causerà la fuoriuscita dal mercato degli impianti di condizionatori attualmente in commercio. Sarà vietata l’assistenza e la manutenzione delle apparecchiature con gas fluorurati a partire dal 2024 poiché tali sostanze sono gas a effetto serra che rappresentano circa il 2,5% delle emissioni dell’Ue, causando dunque un fortissimo e gravoso impatto sul clima. L’alternativa è dunque utilizzare sostanze naturali. C’è però un problema enorme: molte di esse sono infiammabili e dunque proibite. Per eliminare qualcosa c’è bisogno di altro che possa sostituirlo. In attesa di capire come, bisogna aspettare le decisioni definitive.

Di certo è che questa estate, se sarà bollette come la passata, con essa porterà anche le solite polemiche sui consumi eccessivi che in un periodo così difficile per l’economia con l’inflazione alle stelle e per il clima mondiale. Sarà dunque importante per ogni consumatore cercare di risparmiare, sia per la bolletta sia per il pianete. Due aspetti che vanno sempre di pari passo. Solo quando ciò sarà pienamente compreso si potrò attuare un vero e proprio piano di efficienza energetica.

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