“Pagamento autorizzato”, la truffa scatta in un attimo

Allarme per il pagamento autorizzato in anticipo, la truffa scatta in un attimo: cosa ci aspetta nei prossimi anni.

come funziona truffa online
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Pagare con un click ha sicuramente i suoi vantaggi, ma purtroppo col passare del tempo ci stiamo rendendo conto dei grandi svantaggi, legati a possibili frodi. La truffa è sempre dietro l’angolo, a causa del pagamento autorizzato tramite una applicazione che abbiamo sul nostro cellulare.

Rischi che non solo sono all’ordine del giorno, ma che nel giro di pochi anni dovrebbero decuplicare. Questa tipologia di truffe raddoppieranno nel Regno Unito, in India e negli Stati Uniti nei prossimi quattro anni. Nel 2026, in sostanza, si prevede per gli hacker che agiscono attraverso le app per compiere azioni fraudolente un giro di affari superiore ai 4 miliardi di euro.

Come funziona una truffa con pagamento autorizzato

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Nello specifico nel Regno Unito, i volumi di frode online attraverso pagamento autorizzato nel 2021 sono stati di 789,4 milioni di dollari, con un potenziale aumento a 1,56 miliardi di dollari entro il 2026. Nella truffa con pagamento autorizzato, in sostanza, la vittima è convinta a trasferire denaro al truffatore o a consegnare denaro per beni che non sono mai stati ricevuti o che non sono mai esistiti.

Questo tipo di frodi stanno raggiungendo livelli epidemici grazie alla crescita dei pagamenti in tempo reale, la cui crescita rende molto più facile per i truffatori farla franca. I pagamenti effettuati in tempo reale vengono trasferiti istantaneamente e non possono essere annullati dalla vittima. I truffatori intanto possono sfruttare ulteriormente questa funzione per riciclare i propri profitti.

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Successivamente, chi compie questo tipo di truffa ha la premura di spostare i pagamenti attraverso altri conti per coprire le proprie tracce e ridurre il rischio di essere rintracciati. I truffatori faranno di tutto per apparire convincenti nei loro attacchi hacker, impersonando banche, compagnie assicurative, studi legali, rivenditori, banditori su siti Web di aste e persino persone in cerca di connessioni romantiche. Avete capito bene: quasi una truffa online su 5 è di tipo “romantico“.

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Cleber Martins, Head of Payments Intelligence and Risk Solutions di ACI Worldwide, ha sottolineato come questo tipo di frodi siano in deciso aumento, “nonostante molte banche stiano intensificando i loro sforzi di prevenzione delle frodi”. Si tratta – ha spiegato – di un problema che ormai gli istituti di credito non sono in grado di risolvere da soli. Sam Murrant, analista dei pagamenti senior di GlobalData, ha aggiunto: “Sebbene vi siano indicazioni che le banche stiano adottando le misure necessarie per combattere la nuova minaccia di frode, non devono essere compiacenti riguardo a questi rischi”. Si tratta, dunque, di una questione che è ancora aperta e tutta da analizzare.

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