Da multa a cartella esattoriale: cosa succede se non paghi

Quali conseguenze ci sono se non si paga una multa , il rischio di trovarsi a casa una cartella esattoriale è concreto?

Cartella esattoriale conseguenze
Cartella esattoriale (Foto Pixabay)

A volte può capitare, per dimenticanza o per mera negligenza, di non pagare una multa automobilistica. Le conseguenze in genere sono onerose e fastidiose e, qualora l’amministrazione coinvolta decida di andare avanti con la procedure di recupero del credito, la somma da versare crescerebbe certamente.

Di solito le multe coinvolgono i veicoli circolanti sulle strade, in sosta, nei parcheggi. La soluzione migliore per evitare seccature è procedere immediamente al pagamento della contravvenzione. Pagando entro i primi 5 giorni dalla sanzione si ottiene in genere uno sconto sulla cifra da versare pari al 30 per cento e si scongiurano lungaggini e perdite di tempo inutili.

Cosa accade se non si paga una multa, arriva la cartella esattoriale?

Multa pagamento
Multa (Foto Pixabay)

L’importo della multa è riportato sul verbale, se si paga dopo i 60 giorni dal suo arrivo la cifra aumenta del 10 per cento ogni 6 mesi. Entro i 60 giorni si versa solo la somma presente sul verbale stesso (il cosiddetto minimo edittale). Ma cosa succede non pagando la multa? Due le ipotesi in campo: il Comune invia direttamente al debitore un’ingiunzione di pagamento con l‘iscrizione a ruolo del debito oppure l’ente creditore affida a terzi il recupero della somma.

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A questo punto l’agente della riscossione invierà entro 2 anni la cartella esattoriale al debitore moroso. La cartella deve essere pagata entro 60 giorni dalla notifica con in più gli interessi che sono maturati nel frattempo. In caso diverso si può ricorrere al Giudice di pace entro 30 giorni. Allo scadere dei 60 giorni il pagamento è possibile con ulteriori incrementi per gli interessi e la mora. Non ci sono conseguenze penali se non si paga una contravvenzione, ma soltanto sul piano amministrativo.

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Di fatti si rischia il fermo amministrativo del veicolo (con divieto di circolazione, pena altre sanzioni amministrative e la confisca del mezzo) e contemporaneamente il pignoramento dei beni del debitore (si parla di proprietà come il conto corrente, lo stipendio, la pensione, nella misura dei limiti previsti dalla legge).

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