Cambiano le scadenze per l’Imu: cosa bisogna sapere

Il decreto semplificazioni ha allungato i tempi di scadenza della dichiarazione Imu da parte dei proprietari

Imu (Foto Pixabay)

Il decreto semplificazioni approvato qualche mese fa ha introdotto delle novità sul piano fiscale. Infatti, lo scopo del decreto, come indica anche la nomenclatura, è orientato a semplificare delle procedure o rendere più agevoli delle operazioni burocratiche alleggerendo le pratiche o allungandone le scadenze.

L’ultimo decreto semplificazioni, infatti, è intervenuto su alcune scadenze fiscali. Tra queste, c’è la scadenza relativa alla dichiarazione Imu. Si tratta di una dichiarazione dovuta dai soggetti passivi possessori di immobili, il cui possesso abbia subito variazioni rispetto all’anno precedente.

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IMU (Foto Adobe)

Solitamente questa dichiarazione va inoltrata entro il 30 giugno dell’anno successivo alla variazione avvenuta. Il decreto semplificazioni ha allungato la scadenza dell’anno 2022 portandola al 31 dicembre 2022. Pertanto, sugli immobili in cui ci siano state delle variazioni rilevanti ai fini del calcolo dell’imposta nell’anno 2021 dovranno presentare la dichiarazione entro il 31 dicembre 2022.

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La dichiarazione ai fini Imu, è una comunicazione ufficiale che il contribuente presenta al Comune, entro una specifica scadenza, nel caso in cui siano intervenute variazioni significative rispetto alla dichiarazione precedente o variazioni che non sono conoscibili dal comune.

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Per quanto riguarda le modalità di comunicazione, la dichiarazione Imu può essere presentata direttamente agli Uffici del Comune o in alternativa spedita all’Ufficio tributi del Comune attraverso posta raccomandata A/R. Sulla raccomandata è necessario indicare la dicitura “dichiarazione Imu”.

La dichiarazione Imu è obbligatoria quando gli immobili godono di riduzioni di imposta, come ad esempio nei casi di fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto inutilizzati; fabbricati per i quali il comune ha deliberato la riduzione dell’aliquota. Inoltre è obbligatorio inviare la comunicazione quando il Comune non è in possesso di tutte le informazioni necessarie per il calcolo e l’imposizione tributaria.

Si tratta dei casi di:

Immobile  oggetto di locazione finanziaria;

Immobile oggetto di un atto di concessione amministrativa su aree demaniali;

l’atto costitutivo, modificativo o traslativo del diritto ha avuto a oggetto un’area fabbricabile;

il terreno agricolo è divenuto area fabbricabile;

l’area è divenuta edificabile in seguito alla demolizione del fabbricato;

l’immobile è assegnato al socio della cooperativa edilizia a proprietà divisa, in via provvisoria;

è variata la destinazione ad abitazione principale dell’alloggio;

è stato acquisito o perso nel corso dell’anno l’esenzione Imu;

 

 

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