Cartelle esattoriali, novità per le rate: cosa cambia

Dopo l’8 agosto l’Agenzia delle entrate ha disposto le nuove scadenze per il pagamento delle rate delle cartelle esattoriali

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Cartelle esattoriali (Foto Adobe)

Sono davvero molti i contribuenti che hanno cartelle esattoriali non pagate. I debiti con l’Agenzia delle Entrate di sono acuiti durante il periodo della pandemia, nel quale, per contrastare la crisi economica, era stata disposta la sospensione dei pagamenti. Da un anno circa gli agenti di riscossione del fisco hanno ripristinato il loro lavoro, e milioni di cartelle esattoriali sono state inviate.

Alcuni contribuenti hanno beneficiato della cancellazione di alcune cartelle. Nello specifico quelle riferite al decennio 2000-2010, con importo totale non superiore ai 5.000 euro e per i contribuenti con reddito pari o inferiore a 30.000 euro nel 2020. Tutti gli altri hanno potuto beneficiare di agevolazioni su richiesta, come il saldo e stralcio e la Rottamazione ter. Sono forme di facilitazione che consentono di rateizzare i debiti pagando esclusivamente l’importo delle cartelle al netto di more ed interessi.

Cartelle esattoriali, le prossime scadenze delle rate

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Cartelle esattoriali (Foto Adobe)

L’8 agosto 2022 sono scadute le rate per vecchie cartelle esattoriali 2021. Chi non ha provveduto, ora si troverà decaduto dal beneficio di saldo e stralcio e dovrà pagare in un’unica soluzione i debiti, comprensivi di more ed interessi. Per le rate scadute il 28 febbraio 2022, il 31 maggio ed il 31 luglio scorso, l’ultima chiamata per pagare in definizione agevolata è il 30 novembre 2022. Con i 5 giorni di tolleranza, comprensivi di fine settimana, la data ultima è il 5 dicembre 2022.

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Il contribuente può provvedere a pagare i debiti delle rate sia online che offline. Esiste un circuito per i rapporti con le istituzioni, ovvero la App PagoPa. Oppure si può scaricare l’applicazione Equi Click, o attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa si può pagare tramite gli sportelli bancari o postali.

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Per chi non rientra in rottamazione ter può richiedere il pagamento rateizzato dei debiti con il fisco, con un massimo di 120 rate. Questa agevolazione è però riservata ai contribuenti che versano in oggettive difficoltà economiche.

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