Bolletta luce, cosa rischia chi usa il trucco della calamita

Con il caro bollette sono aumentati i trucchi per cercare di risparmiare. Alcuni però sono illegali. Cosa si rischia

bolletta luce magnete
Bolletta luce (Foto Pixabay)

Con la crisi energetica e la pandemia sono sempre di più le famiglie che versano in situazione di enorme difficoltà. Non sono pochi bonus introdotti dallo Stato per sostentare le famiglie, come ad esempio il bonus 200 euro anti inflazione o altri tipi di sostegno e sussidi come reddito di cittadinanza o la naspi, ovvero indennità di disoccupazione per chi perde il lavoro.

Nonostante ciò il caro bollette sta portando ad una crisi economica sempre maggiore ed il taglio delle accise sulle forniture di energia e gas è servito solo parzialmente a ridimensionare i rincari. Infatti le stime sono che dall’inizio dell’anno c’è stato un aumento per l’energia elettrica del circa il 70%. Ci sono alcune persone che per ovviare al problema tenta trucchi fai da te. Ma anche se ingenui e semplici sono illegali.

Bolletta luce, il trucco della calamita è illegale?

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Bolletta luce (Foto Pixabay)

In questo caso si parla di un vero e proprio furto. Le bollette della corrente elettrica vengono generalmente determinate da un contatore apposito che viene letto automaticamente o manualmente dall’azienda che eroga la fornitura. Esistono diversi trucchi per manomettere il contatore elettrico. Quello del magnete è un vecchio trucco per aggirare il fornitore e pagare meno di energia, cosa che in questo momento potrebbe sembrare legittimo ad alcune persone, ma che invece è illegale.

Il trucco è finalizzato a far visualizzare per il proprio contatore una quantità di kilowattori inferiore a quella realmente consumata. Basta posizionare un magnete, cioè una calamita, sopra il contatore dell’energia elettrica e i consumi registrati risultano inferiori a quelli realmente effettuati. Questo trucco funziona anche sui contatori dell’energia elettrica elettronici.

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il magnete funziona perché blocca il trasformatore all’interno del contatore. Quindi è necessario possedere un magnete molto potente e di una forma opportuna, che porta alla saturazione del nucleo del trasformatore. Tuttavia alcuni contatori, quelli più all’avanguardia, e telegestiti hanno hanno dei sensori che segnalano delle anomalie nel campo magnetico. In questo modo si smaschera immediatamente il sabotaggio fatto con il magnete.

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Se un soggetto viene scoperto in flagranza di reato col magnete sul proprio contatore, si incorre in una denuncia penale di furto aggravato. La pena prevista è la reclusione fino a 6 anni e una multa. La sanzione può essere dai 154 fino ai 1032 euro, mentre invece la pena va da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 6 anni, nel caso in cui il furto sia considerato aggravato.

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