Bollette gas, l’Ue presenta il taglio dei consumi: la quota che spetta all’Italia

La Commissione Europea presenta il piano di tagli ai paesi membri dell’Unione. Ecco la quota che spetta all’Italia

Gas (Foto Pixabay)

L’inverno non è poi così lontano e l’Unione europea si prepara a prendere decisioni importanti per affrontare la crisi energetica legata all’erogazione del gas russo. Il conflitto in Ucraina non cessa e la questione energetica diventa sempre meno prevedibile. In tal senso l’Europa deve pensare al peggio, ossia al taglio delle forniture del gas.

Infatti, al momento la Russia ha ridotto del 30% le forniture giustificando la mancata erogazione alla mancanza di un pezzo di ricambio proveniente dal Canada. I paesi membri, però, non si fida. Ormai la Russia è ritenuta inaffidabile e bisogna prepararsi all’inverno e alla gestione del gas disponibile.

Gas, presentato il piano: taglio del 15% sui consumi

Gas (Foto Pixabay)

In tal senso la Commissione europea ha presentato un piano di tagli del 15% dei consumi di gas. La percentuale è uguale per tutti mentre cambiano le quantità in termini di metri cubi. Ciò è naturale perché la riduzione si basa sui consumi do ogni singolo paese. Tutti dovranno ridurre del 15% i consumi di gas se la proposta sarà approvata.

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Inoltre si vuole consentire di applicare il piano obbligatoriamente se solo tre Stati membri lo richiederanno. All’Italia il taglio del 15% dei consumi corrisponde a 8,3 miliardi di metri cubi di gas. Il paese che in assoluto tra gli Stati membri dovrà effettuare il taglio maggiore sarò la Germania con circa 10 miliardi di metri cubi di gas.

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Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha annunciato che: “Dobbiamo prepararci a una interruzione integrale del gas russo. In questo caso chiediamo ai Paesi una riduzione con cui potremo superare in sicurezza l’inverno”. Poi un riferimento all’unità: “Abbiamo imparato la lezione della pandemia, il nostro peggior nemico è la frammentazione”.

Il piano prevede anche una nuova introduzione temporanea del diesel e del carbone come fonti energetiche per sopperire alla mancanza del gas. Questa parte non ha trovato la condivisione della Spagna che punta decisa alla transizione ecologica e non crede agli strumenti temporanei inquinanti.

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