Caos voli, pronto un weekend di fuoco: piloti minacciati

Si prepara un nuovo weekend di fuoco tra il 24, il 25 e il 26 luglio per i voli Ryanair. Nuovi scioperi annunciati

Scioperi in vista (Foto Adobe)

Non trova pace il settore aeroportuale. La ripresa dei viaggi è andata ben oltre le aspettative. In diverse località turistiche si registrano numeri più alti dell’anno 2019, ossia quello precedente all’arrivo del virus che ha cambiato le abitudini e non solo. Gli operatori del settore non si aspettavano numeri così importanti.

Nello stesso tempo, però, si stanno registrando criticità anche dal punto di vista dei costi. Il carburante è aumentato e per le compagnie low cost diventa difficile fare concorrenza sui prezzi. Intanto il personale delle diverse compagnie, specie le low cost denunciano da tempo condizioni di lavoro al limite.

Ryanair, piloti in sciopero

Scioperi in vista (Foto Adobe)

E così, dopo gli ultimi scioperi annunciati con voli cancellati e criticità causate ai viaggiatori che in questo periodo si spostano tanto, ecco pronto un nuovo sciopero. Si tratta dei piloti belgi della società irlandese Ryanair. Costoro sono pronti ad incrociare le braccia il 24, 25, e 26 luglio.

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La risposta dell’azienda non si è fatta mancare. Secondo quanto riportato da Il fatto quotidiano la compagnia ha risposto: “Se la vostra unica tattica è quella di negare di aver mai firmato, rifiutare di negoziare e continuare a indire uno sciopero per cercare di minare l’accordo del 2020 che avete negoziato, allora non c’è speranza di un nuovo accordo” ha dichiarato la società.

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Ryanair, afferma il fatto,  ha inoltre lasciato intendere di “lasciare gli aeroporti belgi” che pesano solo il 3% delle operazioni del gruppo. Poi la frase, non troppo velata, nei confronti dei piloti: “Preparatevi ad un lungo sciopero“. Si annuncia, così, un periodo sempre più caldo per i voli.

Un settore in sofferenza da diverse settimane con criticità dovute agli scioperi e anche al personale ridotto di terra. Le lunghe file in diversi aeroporto sono causate anche dal numero non proporzionato di personale addetto. Sotto questo aspetto sembra che le cose striano migliorando mentre sui voli, il personale di bordo di  diverse compagnie low cost è ancora in agitazione.

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