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Prelievo Postamat: questa cifra fa scattare subito i controlli

I rigidi limiti di contante stanno limitando i pagamenti classici ma un primo ostacolo arriva da quanto si digita allo sportello. Ecco perché

Postamat (Foto Adobe)

Da diversi anni, le Poste Italiane hanno acquisito un portfolio di correntisti di tutto rispetto grazie al conto corrente Bancoposta, il quale non ha nulla da invidiare alle modalità di giacenza delle banche. Inoltre, le contenute spese di gestione sono state sufficientemente convincenti ad attrarre molti risparmiatori, in grado di dotarsi al meglio dei servizi che un istituto di credito può offrire.

Stiamo pertanto parlando della gestione base di un conto corrente con i classici servizi allo sportello e in più l’ampia rosa di azioni fornita dalla carta associata al conto Bancoposta, dallo sportello automatico ATM ai servizi elettronici e digitali del conto Bancoposta online. In sostanza, i clienti possono assolvere autonomamente a diverse necessità, appoggiandosi ad una strumentazione e a procedure digitali e telematiche semplici e al contempo sicure.

Prelievo Postamat, non si può digitare un importo superiore a questo limite

Ufficio postale (Foto Adobe)

Quando si pensa a un servizio che un correntista può svolgere senza alcun aiuto da parte del personale postale, viene subito in mente il servizio di sportello Postamat. Esso ha dato un taglio deciso ai tempi di attesa e alle proverbiali file allo sportello dell’addetto, spostando eventuali file all’esterno degli uffici postali, ma indubbiamente più rapide. La capillarità, poi, degli sportelli automatici, prodottasi nel corso degli anni, permette oggi di richiedere un prelievo costante ma modico, secondo le necessità, senza tenere in casa troppo denaro contante.

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Certo, in questo particolare frangente, anche il prosaico bisogno di prelevare si è assottigliato, “disturbato” – per così dire – dall’ampio utilizzo delle carte magnetiche per i regolari e frequenti acquisti, incentivato dalle sempre più stringenti norme inerenti i pagamenti tracciati: a partire dall’obbligo del POS a carico di esercenti ed uffici. Dunque, la conseguenza, oggi, consiste in una diminuzione del denaro contante circolante del tutto evidente.

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Ed anche i limiti di prelievo presso gli sportelli Postamat riducono il raggio di pagamenti verso acquisti ed esborsi particolarmente importanti. A fronte dell’attuale soglia di contante imposta dalla legge sui pagamenti, inferiore a 2.000 euro (nel 2023, il tetto scende a 1.000 euro), l’ATM Postamat di Poste Italiane non consente prelievi giornalieri di contanti superiori a 600 euro, ovviamente fatta salva la disponibilità del conto. Mensilmente, il limite diventa di 18.600 euro; pertanto è bene fare attenzione alla gestione della disponibilità, privilegiando in ogni caso la trasparenza con operazioni agevolmente giustificabile. Sarà più semplice evitare ostacoli tecnici e la scure dei controlli da parte dell’ufficio postale.

Pubblicato da
Roberto Alciati