Antitrust chiude l’istruttoria Mc Donald’s: “Meno vincoli per gli affiliati”

L’Antitrust ha concluso l’istruttoria per presunto abuso di dipendenza economica nei confronti di Mc Donald’s. I franchising avranno maggior spazio di manovra

mc donald's franchising
Mc Donald’s (Foto Unsplash)

Non è semplice raccontare come i cavilli legali che legano le grandi multinazionali alla loro rete mondiale siano in grado di manipolare il mercato, rendendolo meno concorrenziale. Esiste per questo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, anche detta Antitrust. Questa volta l’autorità ha messo gli occhi su Mc Donald’s, la prima multinazionale al mondo di cibo fast food. Prima in termini storici ed anche di profitti. Anche se i concorrenti come Burger King nel tempo sono riusciti a crearsi il proprio spazio, Mc Donald’s rimane leader indiscusso del settore.

Come fa ad essere presente in tutti gli stati del mondo (o quasi)? Si chiama franchising, un termine che deriva dalla parola franchise, letteralmente privilegio o licenza, tradotto in italiano come affiliazione. È un contratto a tutti gli effetti tra chi detiene un marchio o un’esclusiva, e chi decide di utilizzarlo, prendendosi buona parte della responsabilità d’impresa. Nel caso di Mc Donald’s l’85% della catena fast food si basa sul franchising al livello mondiale.

Ci sono dei requisiti per diventare affiliato Mc Donald’s: avere dai 32 ai 49 anni ed una capacità finanziaria personale di almeno 250.000 euro. La stessa multinazionale fa i conti. Per ottenere il marchio e poterlo sfruttare, si deve contare su un investimento iniziale di circa un milione di euro, tra stipendi, affitto, materie prime etc.

L’Antitrust ha di recente controllato le attività di Mc Donald’s, nei confronti dei suoi affiliati. Ciò che è emerso dall’istruttoria è che la multinazionale aveva il potere di “imporre un insieme di condizioni e di obblighi idonei a condizionare indebitamente l’attività imprenditoriale degli affiliati e a comprimerne in modo ingiustificato i margini di redditività”.

Nell’ambito nell’istruttoria Mc Donald’s ha redatto un nuovo standard contrattuale, eliminando quelle premesse in fase precontrattuale che rendevano molto limitato il potere decisionale degli affiliati, riducendo anche i costi per la formazione.

Il comunicato stampa dell’Antitrust, datato il 30 giugno 2022, si conclude così: “Il nuovo standard contrattuale proposto da MCDI è in grado di limitare in modo significativo il divario di diritti e di obblighi che si crea tra il licenziatario e la sua rete di franchisee contestualmente all’instaurazione del rapporto di affiliazione. Infine, le precisazioni che MCDI si è impegnata ad inserire nei contratti, soprattutto con riferimento al riconoscimento dell’autonomia dei licenziatari in tema di politiche commerciali e di scelta dei fornitori, sono state ritenute idonee a garantire ai franchisee un adeguato margine di autonomia nelle scelte imprenditoriali”.

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