E’ cresciuta la vendita web di prodotti contraffatti, Codacons: “A rischio i giovani”

Sul sito ufficiale di Codacons un nuovo allarme che riguarda la crescita esponenziale della vendita di prodotti contraffatti soprattutto sul web e attraverso i social e ad essere più esposti sono i giovani che corrono così i rischi maggiori

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Acquisti contraffatti (foto Pexels)

Nella sua lotta contro la diffusione della contraffazione Codacons ha organizzato anche una Fiera proprio sulla anticontraffazione a Roma per permettere agli studenti e al mondo della scuola di incontrarsi con istituzioni e autorità e potere quindi intavolare discussioni importanti riguardo questo tema.

Nel comunicato stampa l’associazione a difesa dei consumatori ricorda come proprio tra il 2020 e il 2021, il biennio orribile della pandemia da covid-19, ci sia stato un vero e proprio boom di prodotti taroccati e illegali venduti in Italia e in particolare attraverso i canali del web: “solo nel biennio 2020-2021 la Guardia di Finanza ha effettuato oltre 15mila interventi sequestrando sul territorio italiano il numero record di 638,5 milioni di prodotti contraffatti, insicuri o in violazione delle norme sul made in Italy“.

Le attività della Guardia di Finanza hanno portato anche a 6400 persone denunciate, 22 milioni di euro sequestrati e 266 società ritenute responsabili di attività illecite con anche 725 siti internet dai quali venivano messi in vendita i prodotti contraffatti. Ovviamente la contraffazione e la vendita di prodotti tarocchi non riguarda solo il nostro Paese ma è un fenomeno globale. Quello che però preoccupa è come siano i giovani i più esposti alle insidie derivanti dalle attività illecite.

Non è difficile immaginare perché i prodotti contraffatti e venduti sottobanco siano di particolare interesse per i più giovani. Esposti continuamente attraverso soprattutto i social a prodotti di grandi brand economicamente irraggiungibili, tanti ragazzi e tante ragazze cercano altri mezzi per poter sfoggiare la borsa o le scarpe viste addosso ai personaggi famosi o ai loro influencer preferiti.

Sulla pagina Facebook aperta proprio per parlare del progetto Just Original sovvenzionato anche da EUIPO, sono stati pubblicati i numeri relativi al rapporto dei giovani e i prodotti contraffatti nel corso degli ultimi 12 mesi. I dati riguardano tutti i 27 Stati membri dell’Unione Europea e ragazzi di età compresa tra i 15 anni e 24 anni.

Per quello che riguarda l’acquisto di beni fisici contraffatti, il 52% dei ragazzi che ha partecipato al sondaggio ha dichiarato di aver acquistato almeno un oggetto falso online, con il 37% che ha dichiarato di averlo acquistato nonostante la consapevolezza che si trattasse di un prodotto falso. Un altro 37% ha dichiarato poi di avere difficoltà nel riuscire a distinguere un prodotto originale da un falso e il 33% ha dichiarato di aver utilizzato risorse illegali.

Ma oltre alla contraffazione dei prodotti fisici c’è da ricordare anche il fenomeno della pirateria, che di nuovo riguarda in particolare i più giovani. Tra gli stessi numeri distribuiti da EUIPO emerge come il 61% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni abbia guardato nel corso degli ultimi mesi film piratati e il 52% ha guardato serie TV piratate e il 36% ha ascoltato musica pirata.

Il problema che lega a doppio filo i ragazzi ai prodotti contraffatti di qualunque genere passa attraverso la sicurezza. Per poter fare acquisti di prodotti contraffatti molto spesso i ragazzi inseriscono senza neanche pensarci troppo i propri dati personali e quelli delle carte di credito proprie oppure dei genitori e dei parenti esponendo tutti questi dati a potenziali cybercriminali.

Per quello che riguarda invece la fruizione di contenuti piratati c’è il rischio di ritrovarsi su siti web creati appositamente per scaricare sugli smartphone, i tablet o il computer degli ignari utenti software malevolo.

Insegnare quindi a distinguere tra ciò che è reale e ciò che è contraffatto aiuta anche i più giovani a muoversi meglio in generale in rete ed è un esercizio anche per riconoscere non solo i prodotti fasulli ma anche le fake news.

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