Fisco, conteggi da rifare e scadenza rinviata

Il decreto semplificazioni ha rinviato diverse scadenze fiscali ai contribuenti. Ci sono anche calcoli da rifare

Tasse (Foto Pexels)

Lo scorso 15 giugno il Governo ha approvato il decreto semplificazioni che ha rinviato diverse scadenze e semplificato alcune procedure. Alcuni rinvii sono stati adottati per snellire la concentrazione di adempimenti e dichiarazioni da effettuare. Infatti, i decreti semplificazioni nascono con l’intento di alleggerire la burocrazia.

Nello specifico si cerca di migliorare le procedure rendendole più snelle e favorendo tutti gli operatori protagonisti: dai consulenti, che devono lavorare le pratiche, ai contribuenti e per finire anche agli organi preposti ai controlli. Tuttavia, nel decreto è previsto un rinvio di una scadenza per motivazioni diverse.

Irap, calcoli da rifare e scadenza rinviata

Tasse (Foto Pexels)

Infatti, sono da rifare i calcoli per l’Irap del 2021. L’Irap è l’imposta regionale sulle attività produttive che devono versare tutti coloro che svolgono attività produttive, imprese e alcune categorie di professionisti. Il decreto prevede un ricalcolo dei saldi del 2021 per poter di conseguenza modificare anche i conteggi dell’acconto del 2022.

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Per effetto di questa decisione la scadenza prevista per il 30 giugno viene prorogata. Non è ancora stata comunicata la nuova scadenza. Per questo motivo, coloro che hanno già chiuso i conti per l’esercizio 2021 dovranno nuovamente calcolare il saldo e rideterminare poi gli acconti per il 2022.

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Va ricordato che la legge di Bilancio 2022 ha disposto l’esenzione dall’Irap per i contribuenti persone fisiche che esercitano attività commerciali, nonché arti e professioni, con effetto a partire dal periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore della legge. Quindi, molti contribuenti non dovranno pagare alcun acconto per il 2022 e non rientrano in questa faccenda.

La decisione non farà felici i consulenti contabili che dovranno ricalcolare nuovamente il tutto. Resta da verificare se il ricalcolo dovrà essere effettuato per tutti. In particolare, le società di capitali potrebbero appellarsi al principio di ragionevolezza. Infatti, la retroattività e  le disposizioni con valenza nel passato, devono tuttavia rispettare il requisito di ragionevolezza e di la capacità contributiva.

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