Libretti Poste, conto alla rovescia: quali verranno chiusi in automatico

Mancano ormai pochi giorni per poter salvare la giacenza da alcuni libretti postali prima che Poste Italiane li chiuda definitivamente

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Libretti postali (Foto Pixabay)

Poste Italiane eroga ai cittadini del nostro Paese tantissimi servizi ed è scelta da questi proprio per la quantità, la qualità e la semplicità di tali servizi. Oltre al vasto numero di carte prepagate o dotate di Iban, Poste aiuta gli italiani anche nella cultura del risparmio e lo fa con uno strumento ben preciso: i Libretti Postali.

I Libretti Postali sono molto utilizzati dagli italiani per merito della semplicità di attivazione, per i costi di gestione ridotti al minimo e lo svincolo, in qualsiasi momento, della quantità di denaro che occorre. Nei prossimi giorni, però, alcuni libretti saranno chiusi automaticamente da Poste: ecco quali ed il motivo della chiusura.

Libretti poste, ecco quali saranno chiusi a breve

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Libretti Postali (Foto Youtube)

I Libretti di risparmio sono emessi dalla Cassa depositi e prestiti S.p.A., sono garantiti dallo Stato italiano ed emessi da Poste Italiane dal 1875. Proprio queste garanzie fanno dei Libretti il metodo di risparmio preferito dagli italiani anche se, di fatto, gli interessi attivi sui libretto sono praticamente nulli.

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Oltre a non presentare particolari vincoli né limiti di giacenza, i libretti non hanno nemmeno dei termini di scadenza. Può capitare quindi che al momento della morte di una persona che i suoi eredi non siano nemmeno a conoscenza di somme giacenti sui libretti. Si tratta quini di libretti che per anni non hanno registrato né versamenti né prelievi.

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Si tratta dei così detti libretti “dormienti” sui quali c’è un deposito di almeno 100 euro o superiore e che non sono movimentati da più di 10 anni. Sono proprio questi libretti quelli soggetti a chiusura da parte di Poste e la data di estinzione è quella del 21 giugno. Già da mesi Poste ha inviato una comunicazione ai suoi clienti per informarli dell’imminente estinzione.

Se dalla data del recapito della comunicazione non segue alcun riscontro, allora Poste procede alla chiusura del deposito. La giacenza presente sul libretto finirà nel Fondo Consap – società controllata totalmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – dopodiché il rapporto si interrompe definitivamente. Entro il 20 ottobre 2022, i titolari dovranno dare disposizioni presso qualsiasi ufficio postale.

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