In tempo di inflazione e di caro vita i saldi estivi del 2022 sono più attesi del solito sia per gli utenti sia per i commercianti
I saldi estivi sono in arrivo e quest’anno sono più attesi del solito. I rincari di costi energetici e dei beni di consumo sta pesando sui bilanci delle famiglie e sui redditi medio bassi. Pagare le bollette e fare la spesa, ossia quel che riguarda l’ordinario, oggi costa di più.
Per questo motivo gli italiani in buona parte attendono questi saldi per rinnovare nei limiti del possibile l’armadio estivo. Sono tantissimi gli italiani che non vedono l’ora di poter acquistare, prodotti a prezzi scontati. Ad attendere i saldi sono anche i commercianti che avvertono ancora difficoltà.
Saldi estivi, il calendario in Italia
Mentre nei settori della ristorazione e quelli legati al turismo in generale c’è stata una netta ripresa, l’abbigliamento non ha ancora ripreso i ritmi di un tempo e i saldi sono l’occasione per vendere di più guadagnando sulla quantità. La prima regione ad aprire le danze sarà ancora la Sicilia che partirà il 1 luglio, un giorno prima rispetto alla gran parte delle regioni italiane. Ecco il calendario:
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- Abruzzo: dal 2 luglio al 31 agosto
- Basilicata: dal 2 luglio al 2 settembre
- Calabria: dal 2 luglio al 1° settembre
- Campania: dal 2 luglio al 31 agosto
- Emilia Romagna: dal 2 luglio al 31 agosto
- Friuli Venezia Giulia: dal 2 luglio al 30 settembre (anche per periodi non consecutivi)
- Lazio: dal 2 luglio al 13 agosto
- Liguria: dal 2 luglio al 16 agosto
- Lombardia: dal 2 luglio al 31 agosto
- Marche: dal 2 luglio al primo settembre
- Molise: dal 2 luglio al 31 agosto
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- Piemonte: dal 2 luglio al 27 agosto
- Puglia: dal 2 luglio al 15 settembre
- Sardegna: dal 2 luglio al 3 settembre
- Sicilia: dal 1° luglio al 15 settembre (durata di 60 giorni anche non consecutivi)
- Toscana: dal 2 luglio al 31 agosto
- Umbria: dal 2 luglio al 31 agosto
- Valle D’Aosta: dal 2 luglio al 30 settembre
- Veneto: dal 2 luglio al 31 agosto
- Trentino Alto Adige: dal 15 luglio all’8 agosto nella maggior parte dei comuni della provincia di Bolzano. Per 60 giorni con date libere per i negozianti nella provincia di Trento.
