Multa Agenzia delle Entrate per tessera sanitaria: chi la riceverà

L’Agenzia delle Entrate chiarisce alcuni dubbi riguardo le multe emesse per chi non comunica i dati della tessera sanitaria 

tessera sanitaria (Foto Facebook)

Nei giorni scorsi l’Agenzia delle Entrate aveva reso nota la notizia secondo cui alcune persone avrebbero ricevuto una multa relativa alla mancata comunicazione di alcuni dati relativi alla Tessera Sanitaria. I chiarimenti sono arrivate a seguito delle richieste dei contribuenti stessi.

La multa consiste in 100 euro di sanzione per ogni comunicazione fino ad un massimo di 50mila euro. Nello specifico i contribuenti hanno chiesto in che modo si applicano le multe in caso di omissione dei dati, comunicazione tardiva o errata. Il quesito era se la sanzione da 100 euro si applicava per ogni singolo documento di spesa.

Agenzia delle Entrate, i chiarimenti sulle multe relative le Tessere Sanitarie

tessera sanitaria (Foto Facebook)

La comunicazione finita sotto la lente e le domande dei contribuenti è quella del 23 maggio 2022, la numero 22. L’Agenzia delle Entrate specifica che i soggetti sono obbligati ad inviare i dati ai fini della loro messa a disposizione all’Agenzia, che li utilizza per l’elaborazione della precompilata.

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Lo sforamento dei termini di trasmissione dei dati comporta una serie di provvedimenti che partono da 100 euro e fino a 50mila euro di sanzione. La sanzione più bassa, quella di 100 euro, viene applicata nei casi di omessa, tardiva o errata trasmissione. La norma prevede la non applicabilità della sanzione se la trasmissione avviene entro 5 giorni successivi dalla scadenza. 

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Nel caso in cui la comunicazione dei dati avviene entro 60 giorni dalla scadenza, la sanzione amministrativa è ridotta ad un terzo, con un massimo di 20mila euro. In virtù dall’importanza della trasmissione, l’Agenzia ha riferito che non è potata accogliere la proposta di dimezzare l’importo della sanzione. 

La sanzione di 100 euro si applicherà, si specifica, ad ogni documento di spesa senza poter applicare il cumulo giuridico. Resta però definibile mediante il ravvedimento operoso. Come detto, se la comunicazione avvenga entro 60 giorni dalla scadenza, la sanzione ordinaria sarà ridotta ad un terzo con un massimo di 20mila euro.

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