Criptovalute, novità Agenzia delle Entrate: cosa cambierà

Per quello che riguarda le criptovalute ci sono alcune novità che entreranno in vigore tra non molto e che provengono direttamente da Agenzia delle Entrate

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Criptovalute, ora vanno registrate (foto Unspalsh)

Agenzia delle Entrate ha pubblicato lo scorso 23 maggio un provvedimento a firma del proprio direttore, il numero 0176227, con cui sono state introdotte nuove linee guida per quello che riguarda le monete virtuali.

Lo scopo ultimo di questo primo provvedimento, che in realtà è solo l’inizio di un percorso di riforma generale del settore, è quello di cominciare a gettare le basi per un rapporto più trasparente e quindi controllato dei possessori di Wallet con Bitcoin e altre criptovalute e lo Stato Italiano.

Bitcoin, le criptovalute sotto la lente di Agenzia delle Entrate

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Criptovalute, ora vanno registrate (foto Unspalsh)

Sono esplose all’improvviso e se ne sente parlare sempre più costantemente. Sono le criptovalute, in cui rientrano i famosi Bitcoin ma di cui fanno parte anche altre cosiddette monete virtuali dai nomi alquanto stravaganti. Tra l’altro se ne è parlato giusto qualche settimana fa perché c’è stato un momento di profonda crisi che ha investito una delle piattaforme internazionali più famose: Coinbase.

Mettendo però da parte quello che è il gossip finanziario e le notizie sull’andamento delle varie criptovalute, vediamo quelle che sono le novità introdotte dal provvedimento del direttore di AdE. Al momento, questo va sottolineato, non ci sono pacchetti di norme che riguardino nello specifico le criptovalute.

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Molto di quello che succede online e nei Wallet rimane nascosto agli occhi dell’agenzia tributaria e appunto per questo motivo nel provvedimento si legge che a partire dal prossimo primo gennaio 2023 occorrerà registrare all’Anagrafe tributaria il proprio Wallet che contiene criptovalute.

La registrazione contempla alcune comunicazioni mensili e poi una comunicazione annuale. Per queste comunicazioni esistono scadenziari precisi. Quelle mensili devono avvenire entro massimo l’ultimo giorno lavorativo del mese successivo a quello di riferimento. Nel provvedimento si chiarisce che non verrà considerata comunicazione tardiva quella comunicazione che verrà inviata l’ultimo giorno del mese anche se questo cade di sabato o di domenica.

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La comunicazione annuale dovrà invece avvenire entro l’ultimo giorno lavorativo del mese di febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento. Nelle comunicazioni, oltre alle criptovalute, rientrano anche tutta un’altra serie di beni tra cui i metalli preziosi, i trasferimenti di denaro su carta o altri strumenti che siano frutto di un corrispettivo avvenuto a seguito dello scambio di un bene o di un servizio.

L’introduzione di queste norme, e quelle che seguiranno, serve a combattere la grande evasione fiscale che avviene proprio attraverso la creazione di Wallet su cui vengono messi in circolo migliaia di euro provenienti anche da attività illecite e di cui non si riesce a tenere quindi traccia ufficialmente.

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